Boris Pasternak, le frasi più celebri

Boris Pasternak, le frasi più celebri

Boris Pasternak, le frasi più celebri del poeta e scrittore russo vincitore del Nobel nel 131° anniversario della sua nascita.
Boris Pasternak, le frasi più celebri

Come il doodle di oggi ci ricorda, il 10 febbraio ricorre l’anniversario della nascita di Boris Pasternak. Il celebre autore de “Il dottor Zivago“, è stato un poeta ed uno scrittore russo vincitore – nel 1958 – del Premio Nobel per la letteratura proprio per tale sua opera. “Il dottor Zivago” è stato il suo unico romanzo, ma vasta è la sua produzione poetica. In occasione del 131° anniversario della nascita di Boris Pasternak – fondamentale rappresentante della letteratura russa del Novecento – abbiamo pensato di raccogliere alcune tra le sue più famose frasi.

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Frasi famose di Boris Pasternak

  • L’uomo è nato per vivere, non per prepararsi a vivere.
  • Vivere significa sempre tendere in avanti, verso l’alto, verso la perfezione, e raggiungerla.
  • Nell’abbraccio di Cristo, nasce l’uomo.
  • Sei l’ostaggio dell’eternità, un prigioniero del tempo.
  • La politica non mi dice nulla. Non mi piacciono gli uomini indifferenti alla verità.
  • L’arte non è pensabile senza rischio e sacrificio spirituale di sé.
  • Quanto coraggio ci vuole per recitare nei secoli, come recitano i burroni, come recita il fiume.
  • Andavano e sempre camminando cantavano eterna memoria, e a ogni pausa era come se lo scalpiccio, i cavalli, le folate di vento seguitassero quel canto.
  • L’uomo nasce per vivere, non per prepararsi alla vita.
  • Perdere la fanciullezza è perdere tutto. E’ dubitare. E’ vedere le cose attraverso la nebbia fuorviante dei pregiudizi e dello scetticismo.
  • Vivere significa sempre tendere in avanti, verso l’alto, verso la perfezione, e raggiungerla.
  • La politica non mi dice nulla. Non mi piacciono gli uomini indifferenti alla verità.
  • Oh come si desidera a volte poter scappare dall’insulsa monotonia dell’umana eloquenza, dalle frasi sublimi, per cercare rifugio nella natura, apparentemente così silenziosa, oppure nel mutismo di fatiche lunghe ed estenuanti, del sonno profondo, di musica vera o dell’umana comprensione zittita dall’emozione!
  • Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno inciampato.
  • La loro è una virtù spenta, di poco valore. A loro non si è svelata la bellezza della vita.
  • Si accorsero allora che solo la vita simile alla vita di chi ci circonda, la vita che si immerge nella vita senza lasciar segno, è vera vita, che la felicità isolata non è felicità. […] Era questo che amareggiava più di ogni cosa.

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