A volte i sogni diventano realtà. E’ stato per anni l’oggetto del desiderio del popolo rossonero, del presidente Berlusconi in primis, che non ha mai negato la profonda ammirazione nei suoi confronti, ma anche dei tantissimi tifosi che sognavano di ammirare le sue magie a San Siro. Il 15 luglio sarà ricordato dall’universo milanista come il giorno in cui la promessa sposa ha avuto finalmente il consenso del padre-padrone: non è stato facile convincere il Barcellona ad accettare l’offerta rossonera, decisamente inferiore a quella del Manchester City, ma alla fine l’amore ha trionfato e Ronaldinho si è legato ufficialmente al Milan. Un matrimonio che si è celebrato con qualche stagione di ritardo ma che ha permesso ai rossoneri di ridurre notevolmente il prezzo dell’operazione, chiudendo l’affare sui 21 milioni di euro, più bonus legati ai risultati sportivi della squadra e del giocatore. Una somma decisamente più abbordabile e ragionevole rispetto agli 80 milioni di un paio di anni fa o ai 45-50 della scorsa estate. L’attesa ha reso l’operazione ancor più affascinante: la trattativa tra i due club si è protratta per giorni e giorni, in cui si sono rincorse voci che davano l’accordo ormai chiuso ma anche smentite e ostacoli che hanno rischiato di far saltare il tutto. Poi la clamorosa chicca: lo store online dei rossoneri ha lasciato intendere che ormai l’ingaggio di R10 era cosa fatta, dando agli utenti la possibilità di ordinare già la maglia del brasiliano. Alle 23 di martedì sera è arrivato infine l’annuncio ufficiale sul sito del Milan, che ha comunicato l’esito positivo dell’affare, illuminando la copertina iniziale con una scritta dorata dedicata al fantasista carioca.
Delirio Milan, è il Ronaldinho Day
E? sbarcato a Milanello, accolto da una folla di tifosi entusiasti, il fuoriclasse brasiliano, prelevato dal Barcellona dopo un?estenuante trattativa. Verrà presentato alla stampa e al pubblico questa sera, in una grande festa a San Siro
Ronaldinho arriva a Milano dopo un’annata assolutamente da dimenticare, vissuta, utilizzando ancora la metafora coniguale, da separato in casa. Il Barcellona, la città e i tifosi non lo amavano più come prima, stanchi dei troppi problemi fisici e comportamentali del loro numero 10 ma soprattutto ingelositi dal flirt che il brasiliano ha sempre avuto con i rossoneri. Accantonato come un calciatore qualsiasi, Dinho è ora chiamato a riscattare la sua immagine e la sua carriera, tornando ai livelli che lo hanno portato ad essere indiscutibilmente il miglior giocatore del pianeta. La rabbia, la voglia di ripagare la fiducia del club di via Turati e l’orgoglio del campione ferito saranno gli stimoli principali che spingeranno Ronaldinho a dimostrare al mondo di non essere, a 28 anni, un giocatore finito. Spetterà a Milan Lab rispolverarlo fisicamente, tirarlo a lucido per riammirare il fuoriclasse che tutti conosciamo.
Intanto la febbre Dinho è già alle stelle: I tifosi milanisti lo hanno accolto nel migliore dei modi, con cori, applausi e ovazioni degni di una superstar del suo calibro, sottoscrivendo inoltre tremila abbonamenti in quaranta minuti all’apertura dei punti vendita mercoledì mattina. Anche Ancelotti lo ha accolto con entusiasmo, consapevole che un rinforzo della sua portata potrebbe consentire finalmente al Milan di tornare competitivo per lo scudetto, resta da valutare, dichiarazioni di facciata a parte, l’accoglienza dei senatori: sarà interessante soprattutto sapere se Seedorf (che probabilmente più di tutti vede ora a rischio il posto da titolare) lascerà a Ronaldinho la tanto amata (e importante dal punto di vista del marketing) maglia numero 10 (le alternative potrebbero essere l’11 o il 20) e di capire come Kakà accoglierà la probabile partecipazione del connazionale alle Olimpiadi (permesso che la società ha invece negato al Pallone d’Oro in carica). C’è chi dice che al Milan serviva soprattutto un centravanti, non un altro fantasista: eppure se il Barcellona è riuscito a salire sul tetto d’Europa con un tridente fondamentalmente privo di una boa formato da Dinho, Messi e Eto’o, perché dubitare dell’efficacia di un trio tutto brasiliano con Kakà e Pato, visti soprattutto gli enormi margini di miglioramento che potrebbero consentire al Papero rossonero di affermarsi anche come prima punta? La presentazione di Ronaldinho avverrà questa sera, in una maxi-festa a San Siro con accesso gratuito: alle 20.30 la conferenza stampa e alle 21.30 l’evento aperto al pubblico in cui Dinho si godrà il bagno di folla rossonera. Il neomilanista ha già rilasciato le sue prime dichiarazioni italiane a Milan Channel: “Sono molto contento, dopo tanto tempo sono qui. Sono felicissimo di arrivare al Milan e spero di riuscire a dare molta allegria a tutti. E’ vero, confermo di aver voluto fortemente il Milan. Sono successe tante cose e alla fine sono diventato rossonero. Sono contento di essere qui e, ripeto, spero di far divertire la gente milanista. Mi fa molto piacere trovare tanti brasiliani, ma anche i tanti campioni che vestono la maglia del Milan”.
Simone Gambino