Festa di San Pietro e Paolo: 5 gite fuori porta imperdibili - StudentVille

Festa di San Pietro e Paolo: 5 gite fuori porta da fare una volta nella vita

Festa di San Pietro e Paolo: 5 gite fuori porta da fare una volta nella vita

Festa di San Pietro e Paolo: come festeggiare

Il 29 giugno 2020 si festeggia San Pietro e Paolo: in realtà non è più festa nazionale dal 1976, tuttavia è rimasta festività a Roma, perciò tutti quelli che vivono nella città Eterna possono concedersi un weekend lungo. Ma dove andare con le ristrettezze anti-covid? Sicuramente sarà una giornata diversa da quelle passate gli anni passati, visto che sono vietati gli assembramenti e c’è l’obbligo di mascherina nei luoghi chiusi. Ci siamo noi a darvi qualche consiglio!

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Vi suggeriamo ovviamente di rimanere in Italia, visto che si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto, ricco di opere d’arte, gallerie, monumenti, paesaggi che difficilmente si possono trovare negli altri Paesi. Inoltre, è meno costoso perché più vicino alle città di provenienza, si parla la nostra lingua e quindi non siamo costretti a dover studiare un vocabolario intero prima della partenza. Ecco 5 gite fuori porta consigliate:

  • Calcata. Si trova vicino Roma e si tratta del borgo che risale all’antica tribù italiana “Falisci”.
  • Civita di Bagnoregio. Fondata dagli Etruschi oltre 2.500 anni fa, si trova precariamente su un altopiano che domina la valle del fiume Tevere nel Lazio. Non a caso viene chiamata la “Città che muore” a causa della costante erosione del suolo e di una popolazione in diminuzione.
  • Ventotene. Quest’isola lunga due chilometri vicino a Roma è composta da case arancioni e rosa, ex celle di prigionieri, si mischiano con antiche cisterne e pesca nel suo piccolo villaggio.
  • Sperlonga. Su una scogliera a metà strada tra Roma e Napoli, è maggiormente formata da strati di case a schiera e scale a chiocciola che scendono verso la spiaggia.
  • Pienza: nella Val D’Orcia, l’angolo più incontaminato della Toscana, è stata soprannominata la “città ideale del Rinascimento”.

 

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