“Sono Matteo Moretti, e sono un luogo comune”. Così si descrive il protagonista del film “Generazione Mille Euro”, da venerdì nei cinema, sotto la regia di Massimo Venier (“Tre uomini e una gamba”, “Mi fido di te”) e tratto dall’omonimo libro di Antonio Incorvaia e Alessandro Rimassa. E’ la storia di una generazione precaria, di una generazione che suda e che lotta ogni mese per poter migliorare la propria condizione, una generazione che, per quanto affranta, non accenna a cedere e che vuole trovarsi uno spazio nel mondo. E’ la storia di gente comune, che da tempo aveva bisogno di far capire agli altri che anche loro ci sono. E quale miglior modo di farsi conoscere meglio del grande schermo?
Matteo Moretti (Alessandro Tiberi) ha 30 anni, è un appassionato di matematica che lavora in una multinazionale precaria, poiché si fonda su contratti a progetto ed è in fase di riorganizzazione. E’ stufo della situazione, stufo di non avere un punto fisso nella sua vita, se non l’amicizia con Francesco (Francesco Mandelli), con cui convive, proiezionista e fanatico della playstation. Tutto procede regolarmente, con l’attesa dello stipendio a fine mese e l’idea della rivalsa in testa, finché fanno il loro ingresso due donne che scombinano tutto. Beatrice (Valentina Lodovini) diventa loro coinquilina, e sogna di insegnare greco al liceo; Angelica (Carolina Crescentini) diventa vice-direttore marketing della multinazionale in cui lavora Matteo, dopo una vita divisa tra aerei e alberghi. Sconquassato dall’arrivo delle due trentenni, e lasciato dalla fidanzata, il protagonista, sfrattato e a rischio licenziamento, si ritroverà per la prima volta nella sua vita a dover affrontare delle scelte che gli cambieranno il futuro. Temendo di perdere se stesso, i suoi amici e il suo carattere, darà un calcio a quel lavoro che tanto lo angosciava.
Il libro
Primo reality-book distribuito gratuitamente online, gli autori di “Generazione Mille Euro” hanno preso spunto da un’inchiesta di un giornale spagnolo, “El Paìs”, per narrare una storia vera di lavoro e opportunità. Il film non si distacca molto dal libro: Claudio è un 27enne laureato che vive con tre persone, Rossella, Alessio e Matteo, in una zona periferica, il cui impiego è soddisfacente ma precario e senza nessuna possibiltà concessa di beneficio e garanzia. Viene pubblicato in libreria il 7 giugno 2006 e tradotto in 5 lingue. Dal testo viene creato un progetto, una community online di “milleuristi”, creata direttamente dai protagonisti del libro, che, tramite il blog o il forum, si scambiano opinioni, confrontano le proprie situazioni, si tengono aggiornati sulla politica che li riguarda, ecc..
Dichiarazioni
La sceneggiatrice Federica Pontremoli chiarisce perché ha voluto dare al film un lieto fine: ” Abbiamo volutamente messo in luce gli aspetti meno vittimisti della situazione, volevamo tentare un approccio vitale”.
Sulle donne e il lavoro, Massimo Venier: ” Sono convinto che il mondo lo cambino le donne. Gli uomini ci mettono un po’ più di tempo, poi arrivano pure loro, ma dopo”.
L’attrice Valentina Lodovini sul suo personaggio: “Noi donne siamo abituate a risolvere i problemi, la mia Beatrice ha un presente da costruire, non si arrende, non si lamenta, è capace di reinventarsi, di cambiare e di andare avanti”, e Carolina Crescentini riguardo Angelica: “Il suo obiettivo è l’affermazione professionale, la insegue ad ogni costo. È felice, ha il sorriso sulle labbra, però non ha amici e vive la sua vita in albergo. Vorrei incontrarla tra due o tre anni, per vedere se su quel sorriso è spuntata qualche ombra.”