Maturità 2022: cosa ha detto Bianchi a Che tempo che fa - StudentVille

Maturità 2022: cosa ha detto Bianchi a Che tempo che fa

Maturità 2022: cosa ha detto Bianchi a Che tempo che fa

Maturità 2022: Bianchi a Che tempo che fa

Domenica 16 gennaio il Ministro Bianchi è stato ospite di Fabio Fazio a Che tempo e ha parlato ancora una volta – ovviamente – della scuola e del tanto temuto esame di maturità. Tutte le certezze arriveranno entro la fine di questo mese: non a caso anche negli anni passati gennaio era il mese delle rivelazioni delle materie della seconda prova. “Non si preoccupino gli studenti. Ci saranno verifiche su quello che hanno fatto i ragazzi. Continuino a studiare. Non sarà una vigilanza ma una valutazione e sarà una valutazione serena”, ha dichiarato Bianchi.

Maturità 2022: cosa ha detto Bianchi a Che tempo che fa

Maturità 2022: le ultime novità

Oltre al colloquio orale dello scorso anno torna la prova di italiano e una tesi di diploma: gli studenti avranno a disposizione tracce diverse da scegliere per svolgere il classico tema. La tesi di diploma invece dovrà essere collegata ad una precisa disciplina di indirizzo e chiederà ai ragazzi di fare un lavoro di ricerca e di approfondimento nel corso dei prossimi mesi. Saranno gli stessi docenti a dare i temi della tesi entro il mese di aprile, in maniera che l’elaborato venga consegnato al più tardi a maggio. Anche quest’anno però le commissioni saranno interne ad eccezione del presidente.

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Maturità 2022: quando ci sarà?

Il Ministero ha già ufficializzato che la data della prima prova ci sarà da Nord a Sud mercoledì 22 giugno 2022 alle ore 08:30. I maturandi dovranno svolgere una delle 7 tracce proposte entro 6 ore dall’apertura del plico. La prima prova scritta suppletiva si svolgerà invece il 6 luglio alle ore 8.30. La Rete Nazionale dei Licei Classici, nello specifico Elisa Colella, dirigente scolastico del liceo Cutelli di Catania e Scuola Capofila della Rete Nazionale dei Licei Classici, ha lanciato una proposta riguardo lo svolgimento degli Esami di Stato: “Potrebbe infatti essere opportuno che le prove scritte siano elaborate e predisposte dalle singole Commissioni d’Esame costituitesi presso ciascuna scuola, addivenendo pertanto alla formulazione di una I prova scritta (Italiano) secondo le tipologie in cui gli studenti e le studentesse si sono effettivamente esercitati e sono stati valutati nell’ultimo anno di corso e, per quanto concerne la II prova specifica per i licei classici, afferire all’utilizzo di  testi monolingua (dal latino o dal greco), al fine di rilevare le abilità traduttive del brano scelto all’interno di un canone di autori, già oggetto di studio”

 

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