Non hai fatto i compiti? Paga la multa - Studentville

Non hai fatto i compiti? Paga la multa: succede in Svizzera

Nelle scuole professionali della Svizzera gli studenti indisciplinati vengono multati per insegnare loro ad essere responsabili.
Non hai fatto i compiti? Paga la multa: succede in Svizzera

Ci sono delle scuole in Svizzera, una di queste è ad Aarau, che si trova nel Canton Argovia, nelle quali gli studenti che non hanno fatto i compiti vengono multati. Ebbene sì: se fino ad oggi il massimo che poteva succederti se non avevi studiato era semplicemente beccarti un’insufficienza, gli studenti che frequentano le scuole professionali devono sborsare una determinata somma. E non si tratterebbe di un caso isolato. Sempre più istituti scolastici della Svizzera tedesca applicano sanzioni pecuniarie per chi salta le lezioni, dimentica di portare in classe il materiale scolastico o, più banalmente, non fa i compiti.

Non hai fatto i compiti? Paga la multa

Gli studenti indisciplinati devono quindi pagare una multa. L’importo di questa non supera in genere i 10 franchi per infrazione (anche se in alcune scuole c’è chi ne avrebbe pagati 20). Ma quello che stupisce è che in totale, il guadagno derivante da tale prassi in un anno, sia notevole. Ad esempio, nella scuola di Aarau ammonta a circa 70.000 franchi. Fondi che naturalmente vengono poi utilizzati dall’istituto per mettere in pratica le più svariate attività didattiche. Da una visita al museo ad una giornata sulla neve.

Secondo quanto dichiarato dalla direttrice dell’istituto di Arau Margrit Bauman “I ragazzi devono imparare ad assumersi le proprie responsabilità“. E la misura colpisce comunque un numero ridotto di studenti. All’incirca il 5% dei ragazzi. Anche perché la maggior parte degli allievi non ne riceve neanche una, o al massimo non più di un paio all’anno, magari per essere arrivati in ritardo a lezione.

Multe a scuola: opinioni a riguardo

Se la preside difende la misura adottata, c’è chi la contesta. Il presidente dell’associazione Formazione professionale Svizzera, ad esempio, ritiene che un simile provvedimento non possa essere adottato in una scuola. Tanto da definirlo “troppo poliziesco”. Senza contare come gli studenti non lo accettino.

La riscossione delle multe, presso alcuni istituti professionali non viene richiesta agli allievi o ai loro genitori. Spesso e volentieri viene inviata direttamente al formatore dello studente, quindi sul posto di lavoro. Situazione, questa, che complica naturalmente le cose. Come ad esempio l’iniziativa, da parte di alcuni datori di lavoro, di aumentare la somma, per inasprire la “pena”.

Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, non tutti gli studenti sono in disaccordo. Anzi, c’è chi tra i ragazzi pensa che “Si impara se si viene toccati là dove fa male“. Anche se bisogna ribadire come questi studenti siano solo apprendisti, e con uno stipendio ridotto, che quindi risente anche di multe così basse. Se per qualcuno, quindi, hanno un senso, per altri allievi non sarebbero educative. “Non vedo cosa possano insegnare”, ha detto in merito un praticante.

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