Facoltà di Geografia: università, corsi di laurea, materie ed esami

Il corso di laurea in Geografia si concentra sulle modalità attraverso cui le società trasformano il territorio. Gli studenti della facoltà di Geografia non si limitano pertanto allo studio della geografia fisica, ma spaziano anche dalla sociologia all’ecologia, dalla demografia alla semiotica, passando perfino per le scienze informatiche.

Uno degli obiettivi principali dell’università di Geografia è capire e riuscire a rappresentare i fenomeni studiati con linguaggi diversi. Quest’ultimi possono essere ad esempio di tipo intertestuale, cartografico e multimediale.

In questa guida presenteremo all’inizio i corsi di laurea triennale e magistrale attivi in Italia, soffermandoci sulla classe delle lauree che fa riferimento alla laurea di primo e secondo livello. In seguito ci occuperemo delle migliori università di Geografia, aiutandoci con l’ultima classifica stilata dal Censis. Nella parte conclusiva del nostro approfondimento analizzeremo infine gli insegnamenti della facoltà e gli sbocchi lavorativi tanto della laurea triennale quanto di quella magistrale.


In questa guida:


Università di Geografia: tutti i corsi di laurea triennale e magistrale

Come promesso, iniziamo dunque con la presentazione dei corsi di laurea in Geografia. Nelle università italiane sono attivi i seguenti corsi di laurea triennale e magistrale.

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Facoltà di Geografia: le classi di laurea disponibili

La laurea in Geografia fa riferimento a due classi di laurea distinte: una per il corso di primo livello, l’altra per la specialistica. Le due classi di laurea si identificano rispettivamente con le sigle L-06 e LM-80.

L-06 è la classe delle lauree in Geografia. Rientrano nella L-06 i corsi di laurea in Analisi del Territorio, Geografia Umana e Organizzazione del Territorio, Scienze Geografiche, Scienze Umane dell’Ambiente, del Territorio e del Paesaggio, Scienze Geografiche per il Territorio, il Turismo e il Paesaggio Culturale.

LM-80 è invece la classe delle lauree magistrali in Scienze Geografiche. I neolaureati della triennale che scelgono di proseguire gli studi universitari hanno a disposizione diversi corsi di laurea della durata di due anni: Geografia, Geografia Umana e Organizzazione del Territorio, Gestione e Valorizzazione del Territorio, Scienze e Culture dell’ambiente e del Paesaggio, Scienze Geografiche per l’Ambiente e il Territorio, Studi Geografici ed Antropologici, Studi Storici e Geografici.

A differenza di molte altre, la facoltà di Geografia presenta una notevole frammentazione dei corsi di laurea disponibili. Si tratta di un aspetto particolarmente positivo, dato che offre agli studenti una maggiore possibilità di scelta rispetto ad altre università italiane.

Università di Geografia: i migliori Atenei Statali

Apriamo ora il capitolo dedicato alle migliori università di Geografia in Italia. La scelta della facoltà avviene in base a diversi parametri, tra questi rientra anche il prestigio dell’università e la qualità del corso.

Ecco perché una classifica come quella elaborata ogni anno dal Censis può aiutare ragazzi e famiglie a orientarsi al meglio, alla luce anche della frammentazione dei corsi di laurea in Geografia. la graduatoria risale all’ultima edizione de Le classifiche della Didattica, con riferimento ai soli atenei statali, in quanto attualmente il corso di laurea in geografia non è erogata da nessuna delle università private riconosciute dal Miur.

Quella che segue non è una classifica specifica delle facoltà di Geografia, ma ha per oggetto i migliori atenei del gruppo disciplinare Geo-Biologico. In questo gruppo rientrano le facoltà di Biotecnologie, Geografia, Scienze Biologiche, Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura, Scienze Geologiche.

Ecco le prime 10 università individuate dalla classifica del Censis:

Se si prendono in considerazione esclusivamente gli atenei in cui si studia Geografia, la migliore è l’Università di Bologna grazie al corso di laurea magistrale in Geografia e Processi Territoriali. Bene anche l’Università di Torino e l’Università di Padova, rispettivamente in seconda e terza posizione con i corsi di laurea magistrale in Geografia e Scienze Territoriali e Scienze per il Paesaggio.

Riguardo invece al corso di laurea triennale, l’Università Statale di Milano sale fino al primo posto (rispetto all’undicesima posizione della classifica del Censis). Presso l’ateneo statale del capoluogo meneghino gli studenti hanno la possibilità di iscriversi in Scienze Umane dell’Ambiente, del Territorio e del Paesaggio.

Sempre in relazione alla laurea di primo livello, in seconda posizione figura l’Università di Sassari (nella classifica del Gruppo Geo-Biologico del Censis l’ateneo sardo occupa il 19° posto assoluto). Qui è attivo il corso di laurea triennale in Progettazione, Gestione e Promozione Turistica di Itinerari della Cultura e dell’Ambiente.

Università di Geografia

Laurea in Geografia: materie ed esami

Dopo aver visto quali sono le migliori università, è il momento di passare alla terza e ultima parte del nostro approfondimento. Per prima cosa, rispondiamo a una delle domande più gettonate tra gli studenti ancora indecisi se iscriversi o meno: quali sono gli esami di Geografia?

Nel corso di laurea triennale di Geografia rivestono una notevole importanza le materie umanistiche, tra cui geografia, sociologia, letterature, storia e antropologia. Sarebbe però un errore credere che gli insegnamenti si limitino al solo universo umanistico.

Come è facile immaginare dai vari corsi di laurea attivi in Italia, tra le materie di studio alla facoltà di Geografia occupano una parte rilevante anche quelle in ambito economico, informatico e psicologico. Tra queste si annoverano ad esempio economia politica, informatica e psicologia.

In particolare, non deve sorprendere la presenza di un esame come Informatica. Il motivo è abbastanza semplice: al giorno d’oggi la conoscenza degli strumenti informatici è fondamentale per l’analisi e la comprensione delle informazioni del territorio. Queste sono utili non solo per la crescita del marketing territoriale, ma anche per lo sviluppo di supporti cartografici.

Volendo fare una sintesi dei principali insegnamenti della laurea in Geografia, ecco quali sono generalmente le più importanti discipline del corso di laurea di primo livello:

  • geografie e antropologiche
  • linguistiche
  • economiche, psicologiche e sociologiche
  • dell’ambiente, biologiche, geografiche e geologiche
  • del territorio
  • giuridiche e storiche
  • informatiche, matematiche e della rappresentazione
  • del paesaggio e storico artistiche

Per una migliore comprensione degli esami di Geografia, prendiamo ora in esame il piano di studi del corso di laurea triennale in Scienze Umane dell’Ambiente, del Territorio e del Paesaggio dell’Università degli Studi di Milano.

Si tratta di un corso in lingua italiana ad accesso libero, con test di autovalutazione obbligatorio prima dell’immatricolazione. L’obiettivo del corso di laurea è la formazione di giovani laureati con competenze nelle scienze geografiche antropiche e naturalistiche.

Al primo anno le attività formative obbligatorie sono Antropologia culturale, Geografia fisica, Geografia politica ed economica, Letteratura italiana e territorio, Teorie e metodi della geografia e accertamento della conoscenza della lingua inglese (livello B1). Se si esclude la prova della lingua straniera, tutti gli altri esami assegnano una valutazione pari a 9 CFU.

Le attività formative obbligatorie del secondo anno sono invece Urbanistica, Psicologia sociale e ambientale e Lingua inglese. Nel primo semestre gli studenti sono chiamati a seguire l’insegnamento di Psicologia sociale e ambientale, mentre nel secondo semestre Lingua inglese e Urbanistica. La materia che assegna il punteggio più alto di crediti è Psicologia sociale e ambientale, per un totale di 9 crediti.

Ci sono poi le attività a scelta. Quelle principali sono Geografia della popolazione, Geografia dello sviluppo, Geografia regionale e Geografia urbana. Tutte e quattro assegnano 9 CFU ciascuna, con gli studenti che devono scegliere tre di queste per conseguire 27 crediti.

Tra le attività a scelta minori del secondo anno segnaliamo invece Cartografia, Glottologia, Etnomusologia, Culture ispanofone, Culture francofone, Cultura indiana, Cultura cinese e Cultura araba. In questo caso gli studenti hanno l’obbligo di conseguire 9 CFU (è sufficiente il conseguimento di un esame).

Si chiude infine con il terzo anno. Gli esami di Geografia obbligatori sono Diritto amministrativo e dell’ambiente, Istituzioni di economia e Sistemi informativi territoriali. La materia che assegna un maggior numero di CFU è Sistemi informativi territoriali (9, ndr).

Anche al terzo anno gli studenti hanno a loro disposizione attività a scelta in base al percorso scelto. Per quello denominato Ambiente e Sostenibilità si annoverano gli esami di Politica dell’ambiente e Geografia dell’ambiente e del paesaggio. Per quanto riguarda invece il percorso Turismo e Valorizzazione del Territorio, gli insegnamenti sono Geografia del turismo e Marketing del territorio.

Cosa fare dopo la laurea in Geografia? Gli sbocchi lavorativi

In conclusione, occupiamoci degli sbocchi lavorativi di Geografia. Per i neolaureati si profilano impieghi nel Turismo, presso Enti pubblici e privati oppure incarichi presso l’editoria specializzata.

Se invece si guarda ai campi di attività per i laureati in Geografia, questi possono spaziare dalla pianificazione del territorio allo studio dell’ambiente, dallo sviluppo regionale alla meteorologia, dalla climatologia alla cartografia e ricerca. Alcuni geografici lavorano inoltre in aziende, compagnie di assicurazione e banche che operano nell’ambito della comunicazione e delle tecnologie dell’informazione.

Passiamo infine ai dati di AlmaLaurea, tra i più interessanti e il più delle volte decisivi nella scelta di uno studente che deve diplomarsi o ha conseguito la maturità da qualche giorno. Iniziamo con i dati relativi al corso di laurea triennale in Geografia. L’età media alla laurea è pari a 28,4 anni: meno di uno studente su due (48,0%) riesce a laurearsi entro i tre anni canonici, mentre il voto di laurea medio è pari a 99,9 su 110.

Dopo la laurea di primo livello, secondo quanto riporta Almalaurea uno studente su due (50,0%) sceglie di iscriversi a un corso di laurea di secondo livello. Nella maggior parte dei casi si tratta della laurea magistrale in Scienze Geografiche (46,2%), ma sono prese in considerazione anche Progettazione e gestione dei sistemi turistici (16,5%), Scienze economiche per l’ambiente e la cultura (6,0%) e Antropologia culturale ed etnologia (5,4%).

Questi invece sono i numeri relativi alla condizione occupazionale a 1 anno dalla laurea di primo livello. Il tasso di occupazione è al 69,2%, mentre la retribuzione mensile netta (media) è pari a 1.366 euro. Sono numeri in media con quelli delle altre facoltà a indirizzo umanistico presenti oggi in Italia, nonostante possano apparire molto distanti da quelli fatti registrare da altre università.

Chiudiamo con i dati di AlmaLaurea sulla classe di laurea magistrale in Scienze Geografiche. Il 62,9% degli studenti consegue la laurea in corso, con un voto di laurea medio pari a 108,3 su 110. Le principali lauree di primo livello di provenienza sono Geografia (42,1%), Storia (10,1%), Lettere (8,6%), Scienze del Turismo (7,2%) e Beni culturali (6,6%).

A cinque anni dal conseguimento della laurea specialistica il tasso di occupazione è pari all’82,1%, mentre la retribuzione mensile netta media è di 1.472 euro. Numeri più alti rispetto alla condizione occupazionale a 1 anno dalla laurea, per cui il tasso di occupazione è al 75,5% mentre la retribuzione mensile media netta è di 1.145 euro.

Due ultimi dati che possono aiutare a capire ancora meglio il futuro lavorativo dei laureati in Geografia: a 5 anni di distanza dalla laurea di secondo livello, soltanto il 31,3% dei laureai utilizza le competenze acquisite con la laurea, mentre il 67,5% svolge una professione in cui è richiesta una laurea.

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