Green pass Italia, cos'è e come funziona

Green pass Italia, cos'è e come funziona

Green pass Italia, cos'è e come funziona

In attesa di quello Europeo (che non sarà operativo prima di giugno) arriva il Green Pass Italia. Cos’è, come funziona e come ottenere questo importante documento che ci regala un barlume di speranza in fatto di viaggi e di turismo? Già, perché è tempo di iniziare a pensare alle vacanze estive 2021 che, grazie al certificato, saranno possibili per i soggetti che possiedono i requisiti previsti. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Green Pass Italia, cos’è

Si chiamerà ufficialmente certificato verde, e sarà un documento per turisti Ue e cittadini che vogliono circolare tra regioni di colore diverso. Entrerà in vigore a partire dal 16 maggio 2021. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Mario Draghi, al termine del G20 del Turismo. Il certificato costituirà un Green pass nazionale che permetterà alle persone di muoversi tra le regioni.

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Come ottenere il Green Pass Italia

Per ottenere il Green pass bisognerà dimostrare di essere stati vaccinati con entrambe le dosi e solo con i vaccini autorizzati dall’Ema (in tal caso avrà efficacia per sei mesi dal termine del ciclo prescritto), o si dovrà essere in possesso di un certificato di guarigione dal Covid (validità di sei mesi dal certificato di guarigione). Infine, in alternativa, bisognerà essere in possesso di un tampone negativo effettuato da non oltre 48 ore.

Inizialmente il pass si presenterà come un documento cartaceo. Successivamente si passerà all’utilizzo della piattaforma tecnologica europea, che farà il suo debutto il 10 maggio. Il pass cessa di avere validità nel momento in cui il titolare dello stesso risulti positivo.

Chi lo rilascia

Il certificato verde potrà essere richiesto e rilasciato alla somministrazione della prima dose di vaccino. Sarà compilato dalla struttura presso la quale è stata effettuata la vaccinazione. Per chi invece è guarito dal Covid, il certificato sarà rilasciato dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero o, in assenza di questo, dai medici di base o dai pediatri in caso di cure domiciliari. Sarà necessario anche per i minori, a meno che non abbiano meno di due due anni. Il documento conterrà anche le informazioni relative anche al numero di dosi somministrate e quelle previste.

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