I primi esperimenti di Meucci - Studentville

I primi esperimenti di Meucci

A partire dalla primavera del 1848, Meucci non aveva molto da fare, se si eccettua la galvanizzazione di oggetti per privati: il teatro Tacòn era inattivo dal febbraio 1848, e non avrebbe ripreso a funzionare prima del gennaio 1850, mentre il co

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I n v e n z i o n i I primi esperimenti di Meucci sulla trasmissione della voce per via elettrica A partire dalla primavera del 1848, Meucci non aveva molto da fare, se si eccettua la galvanizzazione di oggetti per privati: il teatro Tacòn era inattivo dal febbraio 1848, e non avrebbe ripreso a funzionare prima del gennaio 1850, mentre il contratto con il governatore O’Donnell, per la galvanizzazione di forniture militari, era scaduto nel 1848. Accadde così che alcuni suoi amici medici, discutendo con lui dei sistemi terapeutici di Mesmer, sui quali Meucci si era molto documentato, gli chiesero di farne una verifica su alcuni pazienti, per lo più affetti da reumatismi. Secondo quanto indicato dallo stesso Meucci nella seconda figura, il paziente si trovava nella “terza stanza” (cioè nella prima stanza da sinistra); nella seconda stanza era sistemato un rotolo di filo conduttore. Meucci stava nel laboratorio (dove si trovavano le batterie Bunsen) e teneva in mano un utensile uguale a quello consegnato al paziente.Quando, per localizzare più precisamente la sede della malattia, viene ordinato al paziente di mettersi la linguetta metallica in bocca, quest’ultimo viene sottoposto a una scarica di 114 V, lanciò un grido che Meucci sentì provenire dall’utensile che teneva in prossimità del suo orecchio. Per proseguire le esperienze di tramissione della voce per via elettrica, senza rischio per il paziente, Meucci avvolse l’utensile in un cono di cartone (terza figura) in modo da evitare il rischio di contatto fra linguetta metallica e corpo umano.Anche nelle nuove condizioni riuscì a ricevere il “suono della parola”, ma solo come suono inarticolato.Come è capitato anche per altre invenzioni, la scoperta avvenne dunque per caso. Ma il primo risultato, sebbene imperfetto, fu sufficiente a convincere Meucci a proseguire le sue ricerche su quello che subitò battezzò come “telegrafo parlante”. Cinque anni prima delle esperienze di Meucci, il 25 maggio 1844, era stato infatti inaugurato il collegamento telegrafico Washington-Baltimora, universalmente considerato un miracolo della tecnica, soprattutto per l’istantaneità della trasmissione elettrica dei messaggi scritti , anche a grande distanza. La deposizione di Meucci fu stampata, alcuni anni dopo la fine del processo di primo grado, come documento della US Circuit Court, Southern District of New York (214 pagine di deposizione, piu 108 pagine di allegati (dichiarazioni giurate e copie di documenti vari) e 111 pagine recanti le traduzioni in inglese riguardanti Bourseul e Reis. Una copia del volume è conservata presso la New York Public Library. Le batterie utilizzate da Meucci per il suo telegrafo parlante Nelle esperienze di magnetismo animale e nelle prove del suo “telegrafo parlante”, Meucci usò un gran numero di pile Bunsen del suo laboratorio di galvanostegia all’Avana (1844-1848) . Il dìsegno mostra una tipica pila Bunsen (C: anello di rame; D: vaso poroso; Z: lamina di zinco; V: vaso di porcellana; K: catodo) Le pile Bunsen avevano buone caratteristicheelettriche (tensioni di 1,9 V per elemento voltaico e correnti notevolmente intense), ma, usando acido nitrico come depolarizzante, richiedevano un’accurata e frequente manutenzione da effettuarsi in locale apposito, a causa dei vapori nitrosi da esse prodotte. Durante la deposizione al processo Bell/Globe, riferendosi a queste pile, Meucci afferma: “Nel primo esperimento ne ho usato molte, ne avevo 60 e credo di averle messe tutte insieme, ma poi qualche volta levavo il conduttore dal polo negativo dell’ultima pila e lo mettevo in comunicazione con soltanto 4 oppure 6 pile, poiché esperimentando trovai che non mi occorreva una corrente così energica”. Da ciò si deduce che il paziente dell’esperimento che diede origine alle ricerche di Meucci sul “telegrafo parlante” si sorbì una schicchera di 114 V! Il “miglior strumento” realizzato da Meucci Nel 1885-86, Meu (segue nel file da scaricare)

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