Relazione di un libro - Studentville

Relazione di un libro

Relazione di un libro per gli esami di terza media.

Traccia:

Fai una relazione scritta sul libro di narrativa di questo anno, articolata seguendo questi punti:
1. indicazione dell’autore, del titolo, dell’editore e dell’anno di pubblicazione
2. genere del libro
3. contenuto e temi
4. i luoghi e gli spazi, l’ambiente sociale
5. il tempo della narrazione (presente, passato, futuro ecc.)
6. i personaggi, principali e secondari; ruolo particolare di alcuni personaggi
7. indicazione delle modalità di narrazione: il narratore è contemporaneo ai fatti che racconta o li ricorda dopo molto tempo?
8. osservazione sullo stile (difficoltà e particolarità della lingua)
9. valutazioni personali ed eventuali riferimenti all’atteggiamento dell’autore nei confronti degli avvenimenti e dei personaggi

Svolgimento:

A scuola ci hanno assegnato diversi libri da leggere per quest’estate e io sono stato contento di farlo perché leggere è il mio passatempo preferito.
Uno dei libri che mi è piaciuto di più è “Il giro del mondo in ottanta giorni”, un romanzo d’avventura scritto da Jules Verne nel 1873.
La storia è ambientata a Londra ma in realtà in tutto il mondo e inizia quando il protagonista, Phileas Fogg, decide di fare una scommessa con i suoi amici del club con la quale si stabiliva che, se lui fosse riuscito a compiere il giro del mondo in ottanta giorni, avrebbe vinto ventimila sterline. Egli è un gentiluomo molto raffinato e distinto e riuscirà a mantenere il suo sangue freddo in ogni situazione, anche la più complicata.
Vive nell’ambiente sociale della Londra più elegante, non ha bisogno di lavorare per vivere, si può permettere un cameriere e ha un patrimonio che gli permette una vita agiata.
Ovviamente nessuno dei soci del club crede nell’impresa ma Phileas è sempre più convinto di potercela fare e decide di partire la sera stessa e di farsi accompagnare dal suo fedele servitore, Passepartout, coprotagonista di questa vicenda, uomo ingenuo e impulsivo che lo seguirà per tutta l’avventura.
Inizia quindi tutta una serie di peripezie. 
Viaggeranno su ogni mezzo di trasporto, compreso un elefante, e supereranno moltissimi ostacoli.
Il più difficile da affrontare è l’ispettore Fix che, avendo scambiato Fox per un ricercato a cui somiglia, li inseguirà per tutto il viaggio arrivando spesso molto vicino a catturarli.
Spesso i nostri eroi rischieranno di perdere la scommessa perché anche un solo piccolissimo imprevisto poteva fargli perdere tempo e quindi impedirgli di arrivare a Londra nel giorno stabilito.
Per fortuna però riusciranno sempre a cavarsela, fino a quando la situazione non si complica: prima incontrano una ragazza e le devono salvare la vita, poi Passepartout si perde e viene arrestato.
Quando arrivano finalmente a Londra credono di aver perso la scommessa perché pensano di essere arrivati con un giorno di ritardo.
Alla fine però si scopre che c’era stato un errore di calcolo e che non avevano considerato il fuso orario. Non era quindi il 22 dicembre ma il 21. 
Passepartout quindi corre ad incassare il premio e Fogg e la ragazza a cui avevano salvato la vita possono finalmente sposarsi perché nel frattempo si sono innamorati.
Questo libro è scritto al passato remoto quando è il narratore a spiegare le vicende, come se fosse una cosa successa un po’ di tempo prima che lui la raccontasse ma ci sono tanti dialoghi che rendono fluido il discorso.
A me piace molto come scrive Jules Verne perché è semplice, scorrevole e divertente, infatti ho letto anche altri suoi romanzi.
Per me lui è anche un innovatore e si dice che sia il precursore della fantascienza perché ai suoi tempi non c’erano tutti i macchinari e i mezzi che fa usare ai suoi eroi per le loro imprese, per esempio quando, in un altro libro, non in questo, li fa arrivare sulla luna con un cannone, ma la sua fantasia gli ha permesso quasi di inventare un nuovo genere letterario.
A me piace moltissimo.

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