Autogrill horror di Stefano Benni - Studentville

Autogrill horror di Stefano Benni

Riassunto del romanzo Autogrill horror di Stefano Benni.

Una famiglia viaggia di notte sull’autostrada con una FIAT 1300.
Il padre è nervoso, la madre ha sonno, il figlio ha sete e la figlia deve andare in bagno. Stanno tornando da un travagliata vacanza al mare e tutti vogliono fermarsi, eccetto il padre che ignora le richieste del resto della famiglia.

Dopo che il padre insulta l’autista di un tir che lo aveva sorpassato, la famiglia incrocia i resti di un incidente e il padre, per non accontentare le richieste della madre, che chiedeva di passare avanti, e del figlio, che voleva fermarsi a guardare, si arresta un attimo e poi riparte, esprimendo giudizi banali sugli automobilisti, in particolare sulle donne.
Poi un altro tir sorpassa la FIAT mentre appare il cartello di un autogrill. I due veicoli ingaggiano un duello bruciante, e la 1300 riesce a sorpassare il tir e ad entrare nell’area di servizio tagliando la strada all’avversario ed evitando a fatica i distributori di benzina per poi frenare a venti centimetri dai vetri dell’autogrill.

I quattro entrano nel negozio e cominciano a fiutare la preda. Tra gli scaffali c’è ogni sorta di articoli e un provolone mostruoso, bianco.
Il padre estrae il portafogli, si dirige verso la cassa, dove ad aspettarlo c’è una commessa piccola e ossigenata, e ordina due coche e due caffè ignorando la domanda provocatoria della ragazza, che lo invitava ad acquistare altro. Conduce la famiglia verso il bar dove era seduto un barista con la faccia da orango sgraziato.

Da dietro al bancone proviene una musica inquietante: “luglio col bene che ti voglio…”.
La famiglia scende al piano sottostante dove si trovavano le toilette, vaste e silenziose, per soddisfare i propri bisogni.
Poi rientrano nel magico labirinto di scaffali, dove c’è un’incredibile varietà di articoli e un provolone mostruoso, bianco.

La famiglia si perde e non riesce più a trovare l’uscita e la commessa, ancora una volta, chiede sfacciatamente di acquistare altri articoli.
Si immergono di nuovo nel labirinto senza trovare l’uscita e ad un tratto appare il barista, ringhiante e con un coltello da arrosti in mano e minacciando la famiglia ordina di comprare altri articoli.
I quattro provano a scappare ma il provolone li travolge. Si rialzano e corrono via, ma incappano in un vicolo cieco, bloccati da un muro di videocassette e altri articoli, e un canotto mostruoso giallo.
Sono in trappola e nessuno può sentirli urlare.

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