Saepe Nero quadrigas agitavit atque equis decertavit, quod plurimi dignitate regia indignum esse arbitrabantur. Itaque, ne Nero peiora ageret, in valle Vaticana magnum spatium clausum est, in quo ille equos regeret neque populus adesse posset. Sed mox imperatoris iussu iis ludis Romani omnes adfuerunt ut laudibus magna ipsius gesta extollerent; quod vulgus, voluptatum cupidus, libenter fecit. Itaque pudor non satietatem sed tantum incitamentum Neroni attulit, ut nobilium familiarum posteros, propter egestatem venales, in scaenam deduxerit.
Versione tradotta
Spesso Nerone guidò le quadrighe e combatté con i cavalli, cosa che si pensava fosse molto disdicevole per la dignità regia. Così, affinché Nerone non facesse cose peggiori, fu recintato un grande spazio nella valle Vaticana, in cui egli guidasse i cavalli e il popolo non potesse entrare. Ma subito al comando dell'imperatore tutti i Romani assistettero a questi giochi, affinché elevassero le sue grandi gesta con lodi; cosa che il popolo, desideroso di divertimenti, fece volentieri. Così la vergogna non portò a Nerone fastidio, ma tanto incitamento, da condurre in scena i discendenti di famiglie di nobili, che si vendevano per la povertà.
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