Espressionismo - Studentville

Espressionismo

il movimento culturale espressionista

Caratteristiche dell'espressionismo

Il termine “espressionismo” è entrato ormai nell’uso comune della critica d’arte in relazione a quelle opere che intendono “esprimere” fortemente il sentimento individuale dell’artista, piuttosto che rappresentare oggettivamente la realtà, deformando coscientemente quest’ultima affinché risulti evidente che ciò che noi vediamo nella tela non è la riproduzione di un oggetto così come appare, ma come lo “sente” l’autore che proietta in esso la propria vita interiore.

Espressionismo”, insomma, è qualcosa di diverso da “espressione”. Se è vero che ogni artista esprime i propri sentimenti, è solo l’espressionista che costringe lo spettatore a vivere queste sentimenti con immediatezza, che lo coinvolge, lo emoziona, provocando in lui reazioni psicologiche violente. Il concetto di arte  = espressione, tuttavia nasce solo quando si scinde l’attività artistica, come frutto della sensibilità, da quella scientifico-filosofica, come frutto della ragione, ossia con l’estetica illuminista prima e, successivamente, via via accentuandone sempre più il soggettivismo, con lo Sturm und Drang (tempesta e impeto), con il romanticismo e il tardo romanticismo.

Sviluppo dell'espressionismo

Dunque il termine “espressionismo” trova la sua applicazione più esatta soltanto per quegli artisti che, a partire dagli inizi del Novecento, sostengono l’assoluta priorità dell’espressione del sentimento individuale sull’imitazione della natura. L’espressionismo si oppone perciò a ogni forma di naturalismo. Anzi il nome stesso è polemico perfino nei confronti dell’impressionismo, l’uno indicando la proiezione dei sentimenti dall’interno verso l’esterno (ex-primere), l’altro la ricezione dell’esterno nell’interno (imprimere).

 

  • Dal Settecento all'Età Contemporanea

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