In insulam Siciliam ad Solis pecus sacrum venerat, quod a sociis eius coctum erat et in aeneo mugiebat; Ulixes, qui monitus erat ab Tiresia et a Circe, multos socios ob eam causam ibi amisit, ad Charybdinque pervenit, quae ter die obsorbebat terque1eructabat; eam consilio Tiresiae superavit. Sed ira Solis, quod pecus eius erat violatum (nam Ulixis socii involaverunt pecus et coxerunt, carnes ex aeneo mugiebant), ob id Iovis navem eius fulmine incendit.
Versione tradotta
Era giunto nell'isola di Sicilia dinanzi all'ariete sacro del Sole, che era stato cucinato dai suoi compagni e
muggiva nella pentola di bronzo; Ulisse, che era stato avvertito da Tiresia e da Circe, per tale ragione
perse qui molti compagni, e giunse a Cariddi che ingurgitava tre volte al giorno e tre volte eruttava; la
oltrepassò grazie al suggerimento di Tiresia. Ma per lira del sole, dato che il suo ariete era stato violato
(infatti i compagni di Ulisse oltraggiarono lariete e lo cucinarono, le carni muggivano dalla pentola), perciò Giove incendiò con un fulmine la sua nave.
- Letteratura Latina
- Lingua Magistra 1
- Versioni dai Libri di Esercizi