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Caratteristiche delle parti principali componenti l’apparecchio telefonico Si considerano le caratteristiche dei microtelefono, dell’alimentazione, dei dipositivo di suoneria, del circuito antilocale e dei dispositivi di selezione. 1) Microtelefono Il microtelefono è costituito da microfono e telefono; questi due componenti hanno la struttura descritta al Par. XIX.21. Il microfono è a carbone, in quanto consente livelli di uscita superiori agli altri tipi di microfoni in commercio (piezoelettrici, a condensatore o elettromagnetici). Il ricevitore è di tipo elettromagnetico costituito da magnete permanente, bobina e membrana, come nell’esempio schematizzato in Fig, XIX.21; l’impedenza della bobina è dell’ordine del centinaio di ohm. 2) Alimentazione L’alimentazione può essere a batteria locale o a batteria centrale. La prima, ora poco usata, era impiegata particolarmente nei sistemi militari di comunicazioni. L’alimentazione è costituita da una batteria, posta presso l’apparecchio telefonico; essa fornisce la corrente necessaria al funzionamento del microfono. La chiamata dell’utente desiderato è effettuata tramite un generatore elettromagnetico, azionato a mano, che genera una corrente di chiamata a bassa frequenza. Nell’alimentazione a batteria centrale, l’alimentazione si trova presso la centrale; il sollevamento del microtelefono determina il passaggio di corrente continua nell’apparecchio telefonico dell’utente chiamante; il funzionamento è descritto al Par. B precedente; Le tensioni usate possono essere di 12 V, 24 V, 48 V, 60 V; nelle centralli automatiche generalmente si impiegano tensioni di 48 V e 60 V. L’alimentazione, in continua, viene ottenuta raddrizzando la tensione di rete nelle stazioni di energia; per garantire, però, la continuità del servizio in casi di interruzione dell’alimentazione di rete, vengono impiegato batterie di accumulatori in tampone. 3) Dispositivo di suoneria Il dispositivo di suoneria è costituito da un martelletto che fa parte dell’equipaggio mobile di un’elettrocalamita; la corrente di chiamata, percorrendo l’avvolgimento dell’elettrocalamita, causa l’oscillazione del martelletto che agisce su due timpani; il suono generato consente di avvertire l’abbonato chiamato. La corrente di chiamata è a frequenza di 25 Hz, Il condensatore C, in serie alla suoneria, permette il disaccoppiamento per le coni ponenti continue. 4) il circuito antilocale Il circuito antilocale è impiegato per evitare che l’utente senta, al ricevitore, la propria voce ed i rumori dell’ambiente (rumori di sala); diversamente l’ascolto sarebbe disturbato tenderebbe ad aumentare il volume della voce, con conseguente aggiornamento della comprensione. Un esempio di circuito antilocale è riportato nello schema in figura. Il microfono M è collegato fra il centro del primario di un trasformatore ed un estremo di impedenza Z, pari all’impedenza della linea vista dall’apparecchio telefonico; il ricevitore R è collegato al secondario del trasformatore. Per spiegare il funzionamento del circuito è conveniente impiegare il teorema di sostituzione al circuito di Fig. XIX.2.2. In assenza di segnale audio applicato al microfono, il circuito antilocale è riportato in Fig. XIX.2.3a; Rm0 indica la resistenza del microfono in assenza di segnale audio. In presenza di segnale, si ha una variazione di resistenza,funzione del segnale audio applicato: il circuito diviene come in B),con DR la variazione della resistenza del microfono, variabile istante per istante. Ad esempio, un’onda sonora sinusoidale di frequenza f determina una variazione di DR = KRm0 sen 2fir (DR è la variazione di R) con K costante di proporzionalità dipendente dalle caratteristiche del microfono. Le variazioni di resistenza del microfono causano variazioni della corrente nel circuito, essendo costante la tensione di alimentazione E; per il teorema di sostituzione, le variazioni suddette possono essere calcolat (segue nel file da scaricare)
parti principali componenti l'apparecchio telefoni
Si considerano le caratteristiche dei microtelefono,
dell'alimentazione, dei dipositivo di suoneria, del circuito antilocale e dei dispositivi di selezione.