Preserviamo l’oro blu - Studentville

Preserviamo l’oro blu

Maturità 2003.Tipologia B – ambito tecnico-scientifico: l’acqua, risorsa e fonte di vita. TITOLO: preserviamo l’oro blu. DESTINAZIONE: rivista scientifica.

Le più grandi civiltà si sono sviluppate lungo i corsi dei fiumi. Si pensi ai Sumeri e Babilonesi, che costruirono le loro città vicino le sponde del Tigri e dell’Eufrate oppure alla grande civiltà egiziana che trovò giovamento per molti secoli grazie al Nilo. È stata proprio la presenza di acqua che ha permesso lo sviluppo e il prosperare di questi grandi popoli. Nella nostra società consumistica, però, sembra non si stia dando più il giusto valore all’acqua. Essa, infatti, come affermato da Fontana in L’acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi, viene inutilmente sporcata e contaminata, divenendo un serio pericolo per la salute dell’uomo. L’acqua, quindi, può essere anche un pericoloso strumento di morte. Come sostiene Corbellini in un articolo pubblicato da Il Sole 24 ore il 5-1-2003 intitolato Una molecola nell’oceano, l’acqua sporca fa diffondere malattie come il tifo e il colera e favorisce lo sviluppo dei virus e dei parassiti. Fontana, nella sopra citata opera, dice che l’acqua ha un destino veramente strano. Il suo compito, infatti, non è quello di portare morte, ma vita. Si pensi che l’uomo, se non beve per pochi giorni, muore e che il terreno non produce frutti se non gode dei benefici dell’acqua. Ball, in H2O una biografia dell’acqua, definisce l’acqua «la condizione necessaria, la fonte, la matrice della vita». Già gli antichi avevano capito l’importanza fondamentale dell’acqua per la vita. Nei miti della creazione, infatti, affermano che in principio tutto era acqua. Anche il filosofo naturalista Talete, come sostiene sempre Corbellini nell’opera sopra citata, pone l’acqua come elemento fondamentale della vita.
Il binomio acqua-vita è importante anche se si considera che il nostro pianeta è l’unico che presenta forme di vita. Questo grazie appunto alla sua enorme quantità d’acqua. L’uomo però, come riportato dagli Atti della Giornata mondiale dell’alimentazione del 2002, pensa che tale risorsa sia infinita. Purtroppo non è così: la sola acqua che permette all’uomo di sopravvivere è quella dolce e sul nostro pianeta ce n’è ben poca. La maggior parte di acqua, infatti, è salata e solo alcuni pesci e mammiferi possono trarre benefici da essa. L’acqua dolce, in alcune parti del globo, a causa di un suo scorretto utilizzo, sta iniziando a scarseggiare. In futuro, essa è destinata a diventare un «bene prezioso ed insostituibile, anche raro». Sconcertanti sono le stime riportate da Merzagora in un articolo pubblicato da Il Sole 24 ore del 5-1-2003 intitolato Un patto sul colore dell’acqua. Il giornalista dice che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che, se si continua a sprecare e sporcare l’acqua, nel 2025 questo prezioso bene non sarà sufficiente per tutti. È necessario, dunque, correre ai ripari. In primo luogo bisogna agire su scala locale, controllando le quantità d’acqua usate in agricoltura ed evitando sprechi. In quest’ultimo caso è semplicemente utile, ad esempio, aggiustare le tubature rotte ed evitare di contaminare con sostanze inquinanti l’acqua. Il singolo cittadino, dunque, può fare molto per preservare questo inestimabile bene di vita. La mancanza d’acqua può essere un semplice problema per gli stati industrializzati, ma diventa addirittura una catastrofe in paesi come il Bangladesh. Qui, infatti, molte persone sono morte perché  bevevano acqua contaminata dalle fognature. Il problema poteva essere facilmente risolto scavando i pozzi a una profondità superiore rispetto a quanto fatto inizialmente.
Anche gli Stati possono fare molto. Alcune nazioni, come riporta Agricoltura, stanno studiando una nuova tecnologia in grado di produrre pioggia per l’agricoltura. Essa, infatti, costituisce un importante elemento dell’economia di molti stati. Le ricerche effettuate in questo ambito stanno studiando la maniera migliore per far sì che la pioggia non scarseggi, pensando di utilizzare dei piccoli aerei che rilasciano una sostanza che accelera il processo di condensazione delle nubi.
Facciamo attenzione all’acqua: essa è l’unica che ci permette di vivere. Non contaminiamola per semplici interessi economici e non sprechiamola per la nostra non curanza. Solo così possiamo preservare più a lungo la nostra vita e quella di chi verrà dopo di noi.

Stefania Annunziata

  • Prima Prova 2003

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