Per Tacito il vir politicus, incarnato dal personaggio di Agricola, dev’essere un onesto collaboratore dello Stato; le sue principali doti devono essere l’obsequium e la modestia, intesa come senso della disciplina. Nella condotta dell’uomo politico deve sempre essere tenuto presente l’interesse superiore dello Stato e per questo sono criticate tutte le sterili forme di opposizione, che facevano riferimento a una rigida interpretazione della morale stoica. Un vero servitore della patria per Tacito non abbandona mai lo Stato ma, se è necessario, è disposto anche a collaborare con principi e sovrani dispotici pur di mettere la sua opera a servizi della res publica. L’intera vita del suocero, che era stato un collaboratore di Domiziano, viene narrata alla luce di questa impostazione.
Quale atteggiamento, secondo lelaborazione di Tacito nellAgricola, deve assumere il vir politicus nei confronti dello Stato?
18 Maggio 2012
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