Sesso ed erotismo: tra poesia e tabù - Studentville

Sesso ed erotismo: tra poesia e tabù

Se ne parla raramente, eppure incuriosisce tutti. Si inizia da piccoli quando gli ormoni esplodono e le mutande iniziano a ballare. Poi si cresce, il retaggio culturale non ci permette di essere “liberi”, eppure l’erotismo e il sesso sono vissuti dalla gran parte di tutti noi.

Recentemente ha fatto molto parlare la petizione #1oradamore lanciata da Celeste Costantino, prima firmataria della proposta di legge insieme alle colleghe Piazzoni e Di Salvo. Lotta al bullismo e alla omofobia, rispetto delle differenze sessuali e la parità tra i sessi, questo chiedono.

Solo con l’educazione sentimentale – afferma Celeste Costantino – è possibile realizzare la crescita educativa e culturale degli studenti in materia di parità e solidarietà tra uomini e donne. Un insegnamento che promuove percorsi di formazione per stimolare negli studenti la capacità di riflettere sull’affettività, e che fornisce strumenti per sradicare pregiudizi e stereotipi di genere, ragionando su un nuovo concetto di cittadinanza. Prevediamo”, conclude, “che siano adottati unicamente di libri di testo che rispettano delle indicazioni contenute nel codice di autoregolamentazione Polite (pari opportunità nei libri di testo, ndr)”.

Eppure negli anni in molti han cercato di portare al grande pubblico il tema dell’eros. Nella poesia ricordo Pablo Neruda con le sue “Poesie erotiche” e  Alda Merini con i suoi versi piccanti; nel cinema Russ Meyer o Walerian Borowczyk; nella musica molte sono le canzoni con espliciti riferimenti sessuali come “Erotica” di Madonna o “L’importante è finire” di Mina del 1975, scritta da Cristiano Malgioglio in cui una donna vorrebbe troncare con il suo amante ma è appagata a livello sessuale. Quest’ultimo brano, in particolare, fu escluso per il suo contenuto da molti programmi Rai. Nell’arte l’eros è esplicito in molte opere, eppure, quando si parla di educazione sessuale ci si scandalizza.

Dovremmo iniziare a spogliarci di quel bigottismo che per anni ci ha reso più ignoranti in una tematica molto delicata, che se presa alla leggera può essere pericolosa per la nostra salute. Iniziare a parlarne in famiglia, soprattutto ai più giovani per far sì che la scoperta della sessualità sia un viaggio senza sorprese amare.

Impariamo a parlarne, in versi come facevano loro:

Lasciami sciolte le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione – sangue, fuoco, baci –
m’accende con vampate tremule.
Ahi, tu non sai cosa significa questo!
 
È la tempesta dei miei sensi
che piega la selva sensibile dei miei nervi.
È la carne che grida con le sue lingue ardenti!
È l’incendio!
E tu sei qui, donna, come un legno intatto
ora che vola tutta la mia vita ridotta in cenere
verso il tuo corpo pieno, come la notte, di astri!
 
Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Io solamente ti desidero, io solamente ti desidero!
Non è amore, è desiderio che inaridisce e si estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell’impossibile,
ma ci sei tu,
ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi sei venuta sulla terra –
come io son venuto per contenerti,
e desiderarti,
e riceverti!

(Pablo Neruda)

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photo credit: alessandra celauro via photopin cc

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