Gli esiti del secondo appello di Medicina 2025, sostenuto il 10 dicembre, saranno pubblicati su Universitaly entro il 23 dicembre 2025. La finestra temporale ministeriale è fissata tra il 22 e il 23 dicembre, con attesa ufficiale concentrata sulla giornata del 23.
Questo passaggio rappresenta uno snodo decisivo per l’accesso alla graduatoria nazionale di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. I punteggi del secondo appello si sommano a quelli eventualmente ottenuti nel primo turno, dove previsto, determinando la posizione finale di ciascun candidato.
La pubblicazione degli esiti chiude la fase degli esami e apre la strada alla graduatoria nazionale, prevista per il 12 gennaio 2026.
L’accesso ai punteggi su Universitaly
Gli studenti possono consultare i risultati esclusivamente attraverso l’Area Riservata di Universitaly, utilizzando le credenziali scelte al momento della registrazione. Una volta effettuato l’accesso, la sezione “Esiti prove” permette di visualizzare nel dettaglio i punteggi ottenuti nelle tre materie: Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia.
Per ciascuna prova, la piattaforma mostra sia il punteggio grezzo conseguito sia il voto espresso in trentesimi. Il sistema gestisce automaticamente gli arrotondamenti e segnala l’eventuale presenza della lode, che porta il voto da 30 a 31.
Il massimo punteggio complessivo raggiungibile attraverso le tre prove è quindi di 93 punti, corrispondente a tre 31/30 con lode.
La soglia minima abolita e i nuovi criteri di graduatoria
Fino a poche settimane fa, la regola era rigida: servivano almeno 18/30 in ciascuna prova per accedere al semestre aperto di Medicina. Una sola insufficienza in Chimica, Fisica o Biologia comportava l’esclusione automatica dalla graduatoria, indipendentemente dal risultato complessivo.
Ora il quadro è cambiato. Di fronte all’elevato numero di esiti negativi registrati in entrambi gli appelli e ai numerosi ricorsi presentati per presunte irregolarità, il Ministero avrebbe deciso di superare il vincolo della soglia minima. In concreto, tutti i candidati potrebbero entrare in graduatoria fino al raggiungimento dei posti disponibili, anche in presenza di una o più insufficienze.
L’accesso non dipende più dal singolo voto, ma dall’ordine di merito. L’articolazione attesa prevede: in cima gli studenti con tre sufficienze, subito dopo chi ne ha ottenute due, quindi tutti gli altri candidati, fino all’esaurimento dei posti.
Chi non ha raggiunto il 18 in una o più materie dovrà però recuperare i crediti formativi mancanti: tra gennaio e febbraio 2026 è previsto un breve corso di riallineamento, seguito da una prova finale.
Le performance per materia e il caso fisica
Al secondo appello sono stati consegnati 117mila compiti complessivi: circa 44mila esami hanno riguardato Fisica, oltre 38mila Chimica e 35mila Biologia.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, Chimica avrebbe registrato risultati migliori rispetto al primo appello, seguita da Biologia. Fisica, invece, si conferma la prova più ostica: molti candidati l’hanno giudicata complessa quanto quella del 20 novembre, con quesiti percepiti come selettivi e particolarmente impegnativi.
La ministra Anna Maria Bernini è intervenuta sulla questione, precisando che i quesiti sono stati predisposti da una commissione universitaria e aprendo a possibili correttivi futuri su programmi, tempi e organizzazione della didattica.
La graduatoria nazionale e i prossimi passaggi
La pubblicazione dei risultati del secondo appello chiude la fase degli esami. Il prossimo snodo è la graduatoria nazionale, attesa per il 12 gennaio 2026. Da quel momento scatteranno le immatricolazioni, aperte dal 13 al 16 gennaio 2026, senza alcuna proroga.
Tutti gli studenti che hanno sostenuto gli esami saranno inseriti in graduatoria secondo criteri che il Ministero sta ancora affinando. Sono disponibili 24.026 posti complessivi per l’accesso ai corsi di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Rispettare le scadenze indicate è fondamentale per non perdere l’opportunità di immatricolarsi.