Housing universitario, un anno in più per i 60mila posti letto: Cassa Depositi entra nel progetto

Housing universitario, un anno in più per i 60mila posti letto: Cassa Depositi entra nel progetto

La legge di Bilancio 2025 proroga di un anno il raggiungimento dei 60mila nuovi posti letto per studenti universitari, coinvolgendo Cassa Depositi e Prestiti.
Housing universitario, un anno in più per i 60mila posti letto: Cassa Depositi entra nel progetto

La legge di Bilancio 2025 introduce la principale modifica per il settore universitario: un anno aggiuntivo per raggiungere l’obiettivo dei 60mila nuovi posti letto destinati agli studenti. L’estensione temporale riguarda gli studentati, ambito prioritario dell’intervento pubblico in materia di housing universitario.

La proroga è stata inserita in manovra attraverso un emendamento approvato in commissione al Senato. La misura consente di gestire i tempi di realizzazione delle strutture residenziali senza modificare il target finale: portare l’Italia a 100mila alloggi complessivi per universitari. Il provvedimento riflette la volontà di garantire la qualità degli interventi edilizi pur allungando la scadenza.

Il ruolo di Cassa depositi e prestiti

La manovra prevede il coinvolgimento diretto di Cassa Depositi e Prestiti nell’housing universitario, segnando un passo significativo per la realizzazione degli studentati. L’intervento di CDP rappresenta un elemento chiave della strategia nazionale per ampliare l’offerta di alloggi destinati agli universitari.

L’apporto dell’istituto si inserisce nel più ampio piano di rilancio dell’edilizia universitaria, con l’obiettivo di accelerare la costruzione dei nuovi posti letto. Il coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti nella gestione del progetto mira a garantire risorse e competenze necessarie per rispettare gli impegni assunti con l’Unione europea.

Gli obiettivi Pnrr su posti letto e target nazionale

L’obiettivo finale fissato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza resta confermato: realizzare 60mila nuovi posti letto per studenti universitari. La proroga di un anno non modifica la meta prevista, ma ne dilata soltanto i tempi di realizzazione.

Il traguardo complessivo è ambizioso: portare l’Italia a disporre di 100mila alloggi destinati agli universitari. Si tratta di un incremento decisivo rispetto alla dotazione attuale, pensato per allineare il Paese agli standard europei in materia di diritto allo studio e supporto abitativo agli studenti fuori sede.

Nonostante la dilatazione temporale concessa dalla manovra, i numeri dell’intervento rimangono invariati. I 60mila nuovi posti letto costituiscono l’asse portante del piano di ampliamento dell’housing universitario, una misura ritenuta essenziale per garantire maggiore accessibilità al sistema formativo terziario.

L’iter parlamentare e l’accordo con l’Ue

Un emendamento presentato in commissione al Senato ha formalizzato nella legge di Bilancio il compromesso sull’housing universitario siglato con l’Unione europea a novembre. Questo passaggio parlamentare ha permesso di tradurre in norma l’intesa raggiunta a livello comunitario, rendendo operativa la proroga sui tempi di realizzazione degli alloggi per studenti.

La misura rappresenta il principale intervento destinato al settore universitario nella manovra, sottolineando la centralità del tema degli studentati nell’agenda politica. L’accordo con l’Ue ha consentito di rimodulare i tempi mantenendo inalterati gli obiettivi quantitativi già fissati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

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