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Definizione e origine di accidia

Cosa significa il termine accidia: definizione, origine ed evoluzione del sostantivo.

Si tratta di un vocabolo di antica origine e dalle diverse possibili accezioni: ecco cosa significa la parola accidia.

Etimologia e significato di accidia

La parola accidia deriva dal greco akēdía, ovvero negligenza (composto da a privativo e kêdos, cura). Il termine indica dunque letteralmente l’assenza di cura, ovvero inerzia, pigrizia, indifferenza e, più in generale, disinteresse verso ogni forma di azione e iniziativa. Nello specifico, potremmo definire l’accidia come “l’avversione all’operare, mista a noia e indifferenza”.

Nell’antica Grecia il termine indicava “lo stato inerte della mancanza di dolore e cura”, condizione caratterizzata da indifferenza, tristezza e malinconia. Il termine fu quindi ripreso nel Medioevo per indicare il torpore malinconico e l’inerzia che caratterizzava coloro che erano dediti alla vita contemplativa, fino a divenire, nella morale cattolica, la “negligenza nell’operare il bene e nell’esercitare le virtù”, così che l’accidia divenne uno dei sette peccati, o vizi, capitali.

Più in generale, è altresì possibile considerare l’accidia una caratteristica propria di quelle personalità particolarmente inclini all’ozio.

L’accidia secondo Dante e Petrarca

Nel Convivio Dante definisce l’accidia come “vizio per difetto dell’ira” e nel canto VII della Divina Commedia pone gli accidiosi (ovvero chi è colpevole di accidia) nella palude Stigia, insieme agli iracondi, mentre nel Purgatorio li colloca nel IV girone (Canto XVIII), intenti a correre gridando esempi di sollecitudine e di accidia punita.

Petrarca ne parla invece nel suo Secretum, dove descrive l’accidia come “una funesta malattia dell’animo”.

Accidia in psicologia

Nel lessico contemporaneo l’accidia ha in parte perso la sua valenza morale negativa, indicando più semplicemente uno stato di “noia” e “vita depressa”, lo scoraggiamento, l’ abbattimento, rinviando, più che a questioni etiche, a problematiche psicologiche legate ad un’anomalia della volontà.

Più che un peccato (in senso cristiano), oggi l’accidia è considerata un sintomo e campanello d’allarme di stati depressivi.

Approfondisci La Divina Commedia:

Sinonimo di accidia

Sinonimi del termine sono: apatia, torpore, fiacchezza, ignavia, indolenza, pigrizia, poltronaggine, svogliatezza, incuria, indifferenza e disinteresse.

Contrari sono invece: attività, dinamismo, efficienza, lena, laboriosità, operosità e solerzia.

Frasi con il termine accidia

Alcuni esempi di utilizzo del termine accidia si possono riscontrare nelle frasi:

  • L’uomo che nel film era stato punito per la sua accidia era stato legato a un letto in una stanza buia.
  • Mi rincuora quando ne ho bisogno, dicendomi che “per mezzo di tre, perdite, ambizione, ignoranza, accidia, ciò che tu sei si apre un cammino”.
  • Chiarito il più mi si permetta di aggiungere che l’oggetto conico sullo sfondo dev’essere necessariamente capace di una sola interpretazione: Accidia.
  • Senza dubbio, una delle cause di questa accidia è di natura fisiologica: fegato, reni, cuore, i soliti punti deboli della mezza età.

 

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