Proposizione temporale, Latino: come si fa - Studentville

Latino: come individuare la proposizione temporale

Come studiare latino, proposizione temporale. Ecco come riconoscerla e come tradurla correttamente.

LATINO: COME INDIVIDUARE LA PROPOSIZIONE TEMPORALE. Una proposizione temporale è una subordinata che esprime una circostanza di tempo in rapporto di anteriorità, contemporaneità o posteriorità rispetto alla reggente. In latino la proposizione temporale viene espressa sia con il modo indicativo che con il modo congiuntivo, e viene introdotta da diverse congiunzioni: per questo motivo molti di voi potrebbero avere dubbi e confondere la subordinata temporale con un altro tipo di subordinata. Scopriamo dunque come fare per non confonderci e riuscire ad individuare e tradurre bene una proposizione temporale latina.

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PROPOSIZIONE TEMPORALE LATINA: COME SI ESPRIME? 

Come abbiamo detto, ci sono diversi modi per esprimere la proposizione temporale in latino. Per poter individuare una proposizione temporale in una versione di latino allora, per prima cosa occorre conoscere tutti i modi in cui essa viene espressa. Vediamo quali!

1. Cum + indicativo

“Cum” è la congiunzione più comune per introdurre una temporale, e può essere seguita da un verbo all’indicativo o al congiuntivo.

⇒ Con l’indicativo “cum” si traduce genericamente con “quando”:

Cum ver esse coeperat, Neapolim remeabat.

→ Cum + coeperat

Quando cominciava la primavera, ritornava a Napoli.

Il cum + indicativo può avere inoltre i seguenti significati specifici:

  • cum inversum: il cum è rafforzato talvolta da “repente”, “subito” ed esprime un fatto improvviso o inatteso (Hannibal iam subibat muros, cum repente in eum erumpunt Romani. Annibale ormai si avvicinava alle mura, quando all’improvviso i Romani irrompono contro di lui).
  • cum iterativum: esprime un evento che si ripete regolarmente (Cum pater familiae inlustriore loco natus decessit, eius propinqui conveniunt. Ogni volta che muore un illustre capo famiglia, si riuniscono i suoi parenti).
  • cum + interea/interim: esprime un’azione simultanea alla reggente (Caedebatur virgis, cum interea nullus gemitus erat. Veniva colpito con verghe, ma intanto non vi era alcun gemito).
  • cum coincidens: esprime una subordinata con valore tra temporale e dichiarativo (Quae cum taces, nulla esse concedis. Nel momento in cui taci queste cose, ammetti che sono niente).
  • cum + primum: significa “non appena”, “come” (Cum primum ab aliquo poterit esse levamen, a te erit. Non appena potrà esserci una consolazione da qualcuno, sarà da te).

2. Cum + congiuntivo

Il costrutto cum + congiuntivo, chiamato anche cum narrativo, può introdurre una subordinata temporale, causale o con un significato tra temporale e causale. In questo caso è molto importante riuscire a comprenderne il significato e tradurre correttamente il cum narrativo. Per farlo occorre innanzitutto comprendere il senso del brano che si sta traducendo e soprattutto cercare di capire qual è il significato più adeguato da attribuire alla subordinata… Bisogna un po’ ragionarci su, ma con il tempo verrà naturale!

Nel costrutto del cum narrativo il congiuntivo viene utilizzato secondo le regole della consecutio temporum:

  • congiuntivo presente e imperfetto per indicare contemporaneità rispettivamente con un tempo principale e storico.
  • congiuntivo perfetto o piuccheperfetto per indicare anteriorità rispettivamente con un tempo principale e storico.

Per non sbagliare, quando è possibile, possiamo tradurre il cum + congiuntivo con un gerundio, semplice o composto:

Cum mater mea veniat/veniret, beatus sum/eram. Giungendo mia madre, sono/ero contento (gerundio semplice).

Cum mater mea venerit/venisset, beatus sum/eram. Essendo giunta mia madre, sono/ero contento (gerundio composto).

⇒ Se invece vogliamo utilizzare nella traduzione una subordinata esplicita, dobbiamo fare attenzione ad interpretare correttamente il testo in base al contesto descritto. Infatti, se per esempio prendiamo la frase:

Cum Caesar venisset in Italiam, Pompeius in Orientem fugit.

a. Dopo che Cesare era giunto in Italia, Pompeo fuggì in Oriente.

b. Poichè Cesare era giunto in Italia, Pompeo fuggì in Oriente.

Le due traduzione sono entrambe esatte, ma esprimono due subordinate diverse: temporale e causale. Occorre dunque, una volta terminata la traduzione, leggere tutto il brano e collegare la frase a ciò che è stato detto in quelle precedenti, in modo da capire quale subordinata è più indicata.

3. Dum + indicativo o congiuntivo

La proposizione temporale latina introdotta da “dum” assume 3 valori diversi:

  • dum + presente indicativo: ha il segnificato generico di “mentre”.
  • dum + tutti i tempo dell’indicativo: ha il significato di “finché”
  • dum + indicativo o congiuntivo: significa “fino al momento che”, “finché non”

4. Donec, quamdiu, quoad + indicativo o congiuntivo

Queste congiunzioni hanno il significato di:

  • finché
  • finché non
  • per tutto il tempo che

Esprimono la simultaneità e la successione immediata. Si utilizza:

→ l’indicativo per le temporali semplici

→ il congiuntivo se contengono un’idea di fine

Esempio. Quoad Catilina in hac urbe fuit, omnibus eius consiliis occurri atque obstiti. Finché Catilina fu in questa città, io mi sono opposto a tutte le sue trame e le ho affrontate.

5. Ut, ut primum, ubi, ubi primum, simul ac/atque, statim ut + indicativo

Queste congiunzioni con tutti i tempi dell’indicativo esprimono un evento che si verifica in coincidenza o immediatamente prima rispetto a ciò che viene detto nella reggente:

Ut advenit, legiones signa ferre iussit. Non appena giunse, comandò che le legioni attaccassero.

6. Antequam, priusquam + indicativo o congiuntivo

Esprimono una successione rispetto alla reggente, cioè un’azione che si verifica dopo ciò che viene espresso nella reggente:

Antequam ad sententiam redeo, de me pauca dicam. Prima di ritornare sull’argomento, dirò poche cose su di me.

7. Postquam + indicativo

Indica precedenza rispetto alla reggente. Si usa con:

  • perfetto indicativo: se la temporale precede immediatamente l’azione della reggente
  • piuccheperfetto indicativo: se tra l’azione espressa nella reggente e quella della subordinata vi è un certo intervallo di tempo
  • presente indicativo: se l’azione dura arcora nel presente
  • imperfetto indicativo: ha una sfumatura causale e si riferisce ad un’azione concomitante con una nel passato

Esempio. Relegatus mihi videor, postquam in Formiano sum. Mi sembra di essere relegato, da quando mi trovo nella villa di Formia. (sum = presente indicativo, l’azione dura nel presente).

RICAPITOLIAMO: COME RICONOSCERE UNA PROPOSIZIONE TEMPORALE LATINA 

Ora che conosciamo tutti i modi in cui si può esprimere una proposizione temporale latina, possiamo passare alla seconda fase, cioè come fare per riconoscerla all’interno di una versione di latino:

  1. Memorizziamo le congiunzioni e i tempi verbali che le accompagnano facendo anche un piccolo schema: ricordando le congiunzioni, le riconosceremo nel testo.
  2. Facciamo attenzione al cum narrativo dandogli il giusto significato.
  3. Facciamo attenzione ad “ut”, che introduce diverse proposizioni: una volta che ci troviamo di fronte a questa congiunzione, cerchiamo il verbo, controlliamo modo e tempo, traduciamo tenendo conto del contesto e del significato che potrebbe avere la subordinata.
  4. Una volta che abbiamo individuato la proposizione temporale, traduciamo in base alla congiunzione e alle regole che abbiamo imparato.

Impara a studiare bene! Leggi: Come trovare metodo di studio

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