Testo e Traduzione De Amicitia Cicerone (Maturità 2025)

Testo e Traduzione De Amicitia Cicerone (Traccia Maturità Liceo Classico 2025)

Il Testo e la Traduzione del brano De Amicitia Cicerone, uscito come Traccia della Maturità 2025 per il Liceo Classico 2025
Testo e Traduzione De Amicitia Cicerone (Traccia Maturità Liceo Classico 2025)

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha scelto Marco Tullio Cicerone per la seconda prova scritta di latino al liceo classico della maturità 2025. L’autore romano torna protagonista dopo sedici anni di assenza, dall’ultima apparizione nel 2009, raggiungendo così il record di diciassette presenze dalle maturità del dopoguerra.

Gli studenti hanno affrontato una prova articolata che richiedeva la traduzione del brano latino, un’analisi linguistica e stilistica approfondita del testo e una riflessione critica sul tema dell’amicizia autentica.

Il brano scelto per la maturità

“Amor enim, ex quo amicitia nominata est, princeps est ad benevolentiam coniungendam. Nam utilitates quidem etiam ab eis percipiuntur saepe, qui simulatione amicitiae coluntur et observantur temporis causa. In amicitia autem nihil fictum est, nihil simulatum et, quidquid est, id est verum et voluntarium.Quapropter a natura mihi videtur potius quam ab indigentia orta amicitia, applicatione magis animi cum quodam sensu amandi, quam cogitatione quantum illa res utilitatis esset habitura. Quod quidem quale sit, etiam in bestiis quibusdam animadverti potest, quae ex se natos ita amant ad quoddam tempus et ab iis ita amantur, ut facile earum sensus appareat. Quod in homine multo est evidentius, primum ex ea caritate, quae est inter natos et parentes, quae dirimi nisi detestabili scelere non potest, deinde, cum similis sensus extitit amoris, si aliquem nacti sumus, cuius cum moribus et natura congruamus, quod in eo quasi lumen aliquod probitatis et virtutis perspicere videamur. Nihil est enim virtute amabilius, nihil quod magis adliciat ad diligendum, quippe cum propter virtutem et probitatem etiam eos, quos numquam vidimus, quodam modo diligamus”

Il testo selezionato proviene dal Laelius de amicitia, dialogo filosofico composto da Cicerone tra l’estate e l’autunno del 44 a.C. e dedicato a Tito Pomponio Attico. L’opera appartiene all’ultimo periodo dell’attività letteraria ciceroniana e rappresenta una riflessione profonda sui legami umani autentici.

Il dialogo descrive l’amicizia esemplare tra Gaio Lelio e Scipione Emiliano, figura di spicco della Roma repubblicana recentemente scomparsa. La composizione si inserisce nella tradizione filosofica ciceroniana che unisce pensiero greco e sensibilità romana.

Il brano proposto invita gli studenti a riflettere sulla natura genuina dell’amicizia, distinguendola nettamente dalle relazioni basate su meri calcoli utilitaristici o convenienze temporanee.

Traduzione

L’amore, da cui l’amicizia prende origine, è il fondamento che unisce le persone nella benevolenza reciproca. È vero che spesso si ottengono benefici anche da rapporti mantenuti con la parvenza di amicizia e per puro interesse personale. Tuttavia, nell’amicizia autentica non vi è spazio per la finzione o per l’inganno: tutto ciò che la caratterizza è sincero e naturale. Per questo motivo, l’amicizia sembra derivare più da un impulso innato che da una necessità, più da una disposizione interiore guidata da un sentimento affettuoso, che da un calcolo basato sull’utilità.

Questa tendenza si può notare persino in alcuni animali, che per un certo periodo mostrano affetto verso i propri cuccioli e lo ricevono a loro volta, rendendo chiari i loro sentimenti. Negli esseri umani, questo fenomeno è ancora più evidente: prima di tutto nell’amore tra genitori e figli, un legame profondo e naturale che può essere spezzato solo attraverso un atto gravemente ingiusto; poi, anche nei rapporti in cui nasce un sentimento simile, se incontriamo qualcuno che condivide i nostri valori e il nostro carattere, percepiamo in lui come un riflesso di rettitudine e nobiltà d’animo.

Infatti, nulla risulta più degno d’amore della virtù, e nulla riesce ad attrarre più profondamente l’affetto, poiché grazie alla virtù e all’onestà proviamo stima e affetto anche per persone che non abbiamo mai conosciuto.

 

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