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Gorgia

Riassunto della filosofia di Gorgia.

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Gorgia Nel contesto sofistico si colloca (come Protagora ) anche Gorgia : anche per lui il problema del linguaggio è centrale . Gorgia nacque a Lentini (nei pressi di Siracusa) verso il 480 a.c. , viaggiò parecchio per le città greche , un po’ come il collega Protagora , ottenendo gran successo col suo insegnamento . La sua fama portò la sua città ad inviarlo in più occasioni come ambasciatore presso altre città (ad Atene , per esempio , dove lasciò a bocca aperta gli Ateniesi per la sua eloquenza ) . Morì in età molto avanzata (verso il 380 , in Tessaglia) , dove soggiornava presso il tiranno Giasone di Fere . Come Protagora , anche Gorgia scrisse molto e i suoi scritti erano per lo più orientati verso l’orazione , come il discorso Olimpico , proferito ad Olimpia per invitare i Greci a superare le loro discordie e affrontare uniti i barbari e l’Epitafio , finalizzato ad onorare gli Ateniesi caduti in guerra . Tra i suoi scritti va poi ricordato quello Sul non essere o Sulla natura , il cui titolo capovolge intenzionalmente quello dell’opera di Melisso ; molto interessanti risultano anche essere L’encomio di Elena e La difesa di Palamede . Nel Non essere o Sulla natura troviamo le tre tesi fondamentali delle filosofia di Gorgia : 1) l’essere non è 2) se anche fosse , non sarebbe conoscibile 3) se anche fosse conoscibile , tale conoscenza non sarebbe comunicabile . Quindi per Gorgia , a differenza di Protagora , tutto è falso . Egli arriva a trarre queste conclusioni esaminando profondamente la filosofia ed in particolare quella eleatica ; come gli eleatici , anche Gorgia si serve del ragionamento per assurdo : se l’essere ci fosse , sostiene Gorgia , non dovrebbe avere caratteristiche contraddittorie , come invece gli hanno attribuito gli eleatici ; Gorgia ha notato che ci sono troppi contrasti tra i filosofi per quel che riguarda la questione dell’essere : l’essere è troppo contraddittorio per esistere . Egli conclude che l’essere non è partendo dalle dimostrazioni che l’essere non è né uno né molti , né generato né ingenerato : in effetti sono affermazioni davvero contradditorie . Ma la conseguenza più interessata e radicale che egli trae è probabilmente quella secondo cui non è possibile comunicare tramite il linguaggio ciò che è . Il linguaggio non ha nulla a che fare con la verità , non è possibile dire ad altri come realmente stanno le cose . Supponiamo che l’essere ci sia : prendiamo un quaderno blu : io voglio comunicare ad un altro il colore del quaderno e quindi gli dico “è blu !” ; ma non è che nella testa dell’altro c’è lo stesso colore : magari è un blu più tendente al verde ; fatto sta che non potrà mai avere in mente la stessa cosa che ho io : l’essere oltre a non esistere , non è pensabile e non è dicibile . queste tre tesi di Gorgia sono l’ anticipazione di quello che sarà il ” nichilismo ” , vale a dire la nullità dell’essere . Sembra essere una filosofia negativa e pessimista , ma in realtà non è così : il ragionamento conduttore è in sostanza che in assenza dell’essere l’uomo è onnipotente , non ha limitazioni . spieghiamoci meglio : se l’essere esiste , l’uomo trova lì un limite alle sue azioni ; ma se l’essere non c’è ( non è conoscibile) l’uomo non ha limiti . E’ su questo presupposto che si basa l’onnipotenza della retorica di Gorgia : se l’essere è ed è conoscibile non si può far conoscere alla gente ciò che si vuole (perché ci si deve attenere all’essere) , ma se non c’è l’essere non si hanno limiti e si può convincere la gente di ogni cosa : chi può dire che una cosa sia falsa se non c’è un qualcosa a cui attenersi (l’essere) ? La verità per Gorgia non conta niente perché non esiste : ciò che conta è la capacità di argomentare . Gorgia era fratello di un medico e diceva (segue nel file da scaricare)

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