AI e evoluzione nel mondo del lavoro: rischi e opportunità per gli studenti - Studentville

AI e evoluzione nel mondo del lavoro: rischi e opportunità per gli studenti

Quali professioni e corsi di laurea potrebbero essere a rischio in vista dell'incremento dell'Intelligenza Artificiale. Riflessioni ed eventuali "opportunità" sull'uso dei AI.
AI e evoluzione nel mondo del lavoro: rischi e opportunità per gli studenti

L’Intelligenza Artificiale come nuova frontiera da gestire

E’ innegabile che l’avvento dell’Intelligenza Artificiale e la sua conseguente costante evoluzione siano oggetto di dibattiti e analisi critica da parte di giornalisti, media, istituzioni e aziende. Ma in concreto, l’Intelligenza Artificiale rappresenta una minaccia oppure un’opportunità? Qualcuno rischia veramente qualcosa? Altri possono beneficiare di nuove opportunità? Non è facile fornire risposte certe, ma ciò che è praticamente consolidato è il pensiero che ci sia risposta affermativa a entrambe le domande.

Facoltà a rischio con l’IA?

Potrebbe essere che con le nuove evoluzioni, l’IA possa “rubare” qualche compito e qualche posto di lavoro, rendendo possibile la sparizione di alcune facoltà di laurea. D’altro canto è altrettanto facile che si possano sviluppare nuovi ruoli e nuove occupazioni, “dirottando” il personale addetto da un’attività all’altra, magari in collaborazione proprio con la nuova forma di intelligenza.

A rischio sono probabilmente le lauree che non prevedono una certa operatività, ma l’applicazione di un metodo standardizzato, di ricerca, di compilazione, di creatività. Difficile, invece, che vengano meno facoltà in cui prevalgono altre attitudini.

Il rischio, dunque, potrebbe essere più probabile anche per occupazioni lavorative che col tempo potrebbero addirittura sparire. La scuola dovrebbe cercare di anticipare i tempi, suggerendo agli studenti eventuali nuove strade da percorrere come alternativa, individuando le opportunità.

Le nuove opportunità nella scuola e nel lavoro con l’IA

Così come è inconfutabile la perdita di posti di lavoro e la sparizione di mansioni e facoltà, sono altrettanto certe le opportunità nuove che l’Intelligenza Artificiale potrebbe fornire sia a livello scolastico che lavorativo.

Se il software viene visto come un ausilio all’insegnamento, le nuove porte che si aprirebbero a insegnanti sarebbero moltissime e tutte chiaramente a favore di un lavoro più attuale, dinamico e stimolante anche per gli studenti.

Dal punto di vista operativo, poi, l’IA dovrebbe operare anche in termini di sostegno per ragazzi disabili con difficoltà cognitive o di comprensione. Stilare programmi propedeutici a queste casistiche aiuterebbe l’insegnante a sviluppare altre metodologie fino ad oggi complesse da applicare.

Anche nel mondo del lavoro l’Intelligenza Artificiale dovrebbe operare in maniera collaborativa. Ci sono già dei settori in cui questo ausilio è molto presente, ma sbaglia chi lo vede come uno strumento in sostituzione della risorsa umana.

La funzione della scuola è quella di formare la personalità, la cultura e la conoscenza dello studente, preparandolo meglio al mondo del lavoro esterno oppure alla prosecuzione della sua carriera di studio, Ecco, proprio in tale ottica risulta fondamentale attualizzare i programmi didattici, richiamando sempre più in misura maggiore alcuni aspetti della realtà lavorativa.

Secondo il rapporto FMI, le professioni più a rischio sono quelle con mansioni standardizzate e automatizzabili. Gli addetti alla catena di montaggio sono tra i più colpiti dall’avanzamento dei robot industriali, che eseguono operazioni ripetitive con precisione. Inoltre, anche gli operatori di call center potrebbero essere sostituiti dall’IA conversazionale, che offre risposte rapide e appunto automatizzate.

Anche gli impiegati amministrativi, ad esempio, affrontano un futuro incerto, poiché software avanzati possono sostituire il loro lavoro di routine. Sembra, infine, che questo cambiamento non si limiti alla perdita di posti di lavoro, ma ridefinisca il mercato, richiedendo ai lavoratori di adattarsi e acquisire competenze in ruoli creativi e strategici.

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