Bruno e gli stoici - Studentville

Bruno e gli stoici

Confronto tra Bruno ed altri filosofi stoici.

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Bruno, Plotino, Cusano e gli stoici Esaminiamo le differenze tra gli atteggiamenti di alcuni pensatori in qualche modo ” vicini ” a Giordano Bruno per quel che riguarda le idee filosofiche : quella di Plotino , quella di Cusano , quella degli Stoici e quella di Bruno sono infatti tutte filosofie con forti tendenze immanentistiche o addirittura panteistiche , pur con varie differenze e sfumature tra loro . La filosofia di Plotino si reggeva su un equilibrio tendenzialmente instabile perchè aveva aspetti sia trascendenti ( le idee ) , sia immanenti ( le cose sensibili , riflesse dall’ anima ) : egli per descrivere il rapporto Dio-mondo si serviva della metafora della fonte : Dio é la sorgente che genera le cose sensibili ( che sono il corso d’ acqua ): la fonte é radicalmente altra cosa dal ruscello e quindi c’é la trascendenza , ma il legame ruscello – fonte é davvero stretto , indisgiungibile : per qualche verso la fonte si identifica nel ruscello , é presente in esso : non c’é il rapporto creazionistico che separa creatore e creatura ( e che é il fondamento stesso del Cattolicesimo ) e ciò che viene ” emanato ” dalla fonte é sempre legato alla fonte stessa . Il risultato é che c’é un equilibrio instabile tra immanenza e trascendenza . Cusano , dal canto suo , riprendendo queste teorie , accentua la trascendenza perchè insiste sul concetto di ” contrazione ” , ossia il concetto che gli serve a mantenere netta la distinzione tra mondo ( massimo contratto ) e Dio ( Massimo assoluto ) ; in altre parole Cusano rende Plotino compatibile al cristianesimo e al creazionismo , introducendo il concetto di contrazione . Giordano Bruno fa in un certo senso lo stesso lavoro , ma in senso contrario : certamente recupera parecchi elementi cusaniani , per esempio la coincidentia oppositorum con tutte le sue articolazioni ; però c’é una grande differenza tra i due : mentre Cusano , infatti , porta Plotino in una direzione ( la trascendenza ) , Bruno lo porta in quella opposta , ossia verso l’ immanenza . Per dirla con uno slogan , Bruno é Cusano senza la contrazione , cioè tende a ridurre al minimo , fino ad eliminare la differenza tra creato e creatore e a creare il rapporto di creazione : Dio é causa ma é anche principio , ossia é una causa che resta ” dentro ” a ciò che causa . C’ é sì in Bruno sullo sfondo l’ idea di un Dio trascendente , come detto , ma lui di fatto non se ne occupa perchè convinto che per l’ uomo sia impossibile occuparsi di un qualcosa che non può assolutamente conoscere ( con la ragione ) . Questo , tra l’ altro , permette di effettuare un collegamento Bruno – Telesio : Telesio scrisse l’ opera ” La natura spiegata secondo i suoi principi ” dove diceva che é vero che ci sarà un Dio che crea la natura , ma non importa : a lui interessava studiare la natura e non Dio . E’ esattamente il discorso che fa Bruno , in chiave più religiosa : può darsi che ci sia un principio soprannaturale , ma io non me ne occupo . Magari c’é un Deus super omnia , ma non é oggetto di filosofia , tutt’ al più di fede . L’ unico Dio che veramente c’é per l’ uomo , e ancora di più per il filosofo , é il mondo , il Deus insitus omnibus . Cusano diceva ” in Dio ci sono determinate cose , nel mondo ci sono ma in maniera dive (segue nel file da scaricare)

  • Filosofia

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