Cartesio: il mondo fisico - Studentville

Cartesio: il mondo fisico

La corporeità secondo cartesio.

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Il mondo fisico Alla materia corporea Cartesio attribuisce due tipologie di qualità . Alcune sono ad essa oggettivamente inerenti , come ad esempio la figura , il movimento , la grandezza , la quiete , la durata ; altre sono percepite esclusivamente dai sensi umani , per esempio i colori , gli odori , i suoni e i sapori . Queste qualità tuttavia sono riconducibili al solo attributo dell’ estensione in lunghezza , larghezza e profondità . La riduzione della sostanza corporea all’ estensione comporta l’ unità della materia , cioè l’ unità tra il corpo umano e il mondo naturale da un lato e tra la materia sublunare e la sostanza celeste dall’ altro : già Giordano Bruno , negando ogni forma di dualismo , aveva sostenuto l’ unità della materia e l’ uguaglianza del mondo sublunare e di quello celeste ; poi Galileo col cannocchiale aveva osservato che effettivamente il mondo sublunare é come il nostro : aveva infatti scorto montagne sulla luna ; anche Brahe , osservando che alcune stelle diventano luminosissime e poi muoiono , era arrivato alla conclusione che anche il mondo celeste é corruttibile come il nostro e non é immortale ed eterno perchè fatto di etere , come aveva sostenuto Aristotele . Sull’ onda di questo sostenere l’ unità della materia e di contrapporsi alla fisica aristotelica si colloca Cartesio : la molteplicità di aspetti sotto cui si presenta la sostanza estesa dipende unicamente dalla sua suddivisione in parti e dal movimento che interviene tra di esse . Non esistono infatti spazi vuoti all’ interno della materia , cosicchè tutte le parti della sostanza estesa sono a contatto reciproco e interagiscono le una con le altre : ciò che sembra vuoto é in realtà riempito di materia fluida : classico esempio di materia fluida é l’ aria . Ogni fenomeno naturale può quindi essere spiegato tramite un rigido meccanicismo , tipico di tutto il 1600 . Cartesio stesso sottolinea l’ affinità della sua fisica con il pensiero di Democrito , pur non mancando le differenze : secondo Democrito le particelle sono atomi indivisibili e si muovono nel vuoto : per Cartesio , invece , l’ estensione comporta sempre la divisibilità . In questo quadro meccanicistico l’ azione di Dio é limitata a due generi di interventi : 1 ) l’ iniziale creazione della sostanza estesa , ossia della materia , e il conferimento ad essa del movimento ; 2 ) la provvidenza ordinaria con cui egli conserva in essere la materia e mantiene costante la quantità di moto in essa impresso . Così , escluso ogni intervento straordinario e provvidenziale di Dio ( per esempio i miracoli ) dall’ immutabilità stessa della volontà divina , viene garantita l’ invariabilità delle tre leggi che presiedono alla redistribuzione del movimento all’ interno della materia , rimanendo costante la sua quantità complessiva . La prima di esse é la legge di INERZIA , già embrionalmente formulata da Galileo , secondo la quale ogni parte della materia conserva il proprio stato finchè non é urtata dalle altre . La seconda formula appunto il principio della CONSERVAZIONE DEL MOVIMENTO , per cui la quantità di moto che un corpo comunica a un altro urtandolo é uguale a quella che perde . La terza prescrive che ogni corpo tende a muoversi in LINEA RETTA . In base a questi princìpi Cartesio delinea , in termini puramente meccanicistico-causali , la formulazione dell’ universo mediante il passaggio dal caos originario all’ ordine cosmico . Le particelle in cui si divide la materia originaria ruotano sia intorno al proprio centro , sia le une attorno alle a (segue nel file da scaricare)

  • Filosofia

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