Kant: l'estetica trascendentale - Studentville

Kant: l'estetica trascendentale

L'estetica della ragion pura.

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L’ estetica trascendentale L’ Estetica trascendentale ha per oggetto le forme a priori della sensibilità , che è la facoltà di essere modificati dagli oggetti esterni . Infatti , ogni conoscenza comincia con l’ esperienza , ovvero con l’ affezione dei nostri sensi da parte degli oggetti esterni attraverso un’ intuizione ( termine con il quale Kant indica qualsiasi rappresentazione immediata , cioè non discorsiva ) . Ma se l’esperienza fornisce a posteriori il materiale della conoscenza , sono invece determinate a priori le forme , cioè le modalità del soggetto che condizionano e rendono possibili la ricezione del materiale . L’ intuizione conterrà quindi in sé due aspetti : da un lato , il contenuto materiale della sensazione , dall’ altro , la struttura formale che condiziona la possibilità del ricevere . Questo aspetto formale dell’ intuizione è l’ intuizione pura ; mentre la congiunzione di un’ intuizione pura con la sensazione materiale costituisce l’ intuizione empirica . Fin dalla dissertazione del ‘ 70 Kant individua nello spazio e nel tempo le forme a priori della sensibilità : lo spazio è la forma del senso esterno , il tempo quella del senso interno. Spazio e tempo non sono dunque né rappresentazioni astratte dall’ esperienza , né concetti costruiti discorsivamente dall’ intelletto , ma intuizioni pure , le quali costituiscono le condizioni a priori di qualsiasi rappresentazione sensibile e quindi sono precedenti ad ogni esperienza possibile . In altri termini , tutto ciò che è dato nell’ intuizione , viene necessariamente rappresentato nello spazio e nel tempo . A causa di questo processo di spazializzazione e di temporalizzazione noi non conosciamo gli oggetti come essi sono in sé , ma soltanto come ci appaiono , ovvero come fenomeni . Più precisamente , lo spazio è l’ intuizione pura dei fenomeni del senso esterno, il tempo è l’ intuizione pura dei fenomeni del senso interno . Ma poiché i fenomeni del senso esterno , in quanto dati al soggetto , sono anche fenomeni del senso interno e vengono rappresentati nell’ elemento temporale , il tempo viene ad essere l’ intuizione pura di tutti i fenomeni , di quelli del senso interno direttamente , di quelli del senso esterno (dati direttamente nello spazio) indirettamente .Lo spazio e il tempo , inoltre , stanno a fondamento della matematica , in quanto consentono la costruzione intuitiva delle conoscenze sintetiche dell’ aritmetica e della geometria . Infatti , l’ intuizione pura della continuità temporale sta alla base dell’ aritmetica , rendendo possibile la successione numerica , cioè l’ aggiunta successiva di una nuova unità alla quantità numerica già data . Analogamente l’ intuizione della contiguità spaziale fonda la possibilità della costruzione delle figure geometriche : la linea non è che il movimento ideale di un punto nello spazio , così come il piano è dato dal movimento di una linea e il volume dei corpi dal movimento di un piano . La possibilità della matematica – la prima domanda che Kant si pone nell’ introduzione alla Critica – comincia quindi a ricevere una parziale risposta fin dall’ Estetica trascendentale , anche se l’ aspetto sintetico contenuto nelle intuizioni matematiche (la sintesi di numero con numero , di punto con punto) potrà essere spiegato completamente soltanto con l’esposizione delle forme a priori dell’ intelletto , che è oggetto dell’ Analitica trascendentale . (segue nel file da scaricare)

  • Filosofia

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