Primo bello punico senatus Lutatio Catulo consuli imperium belli contra Afros commisit. Consul cum classe trecentarum navium in Siciliam contendit, ubi Carthaginienses contra Romanorum classem iam quadrigentas naves paraverant. Numquam in mari tantis copiis pugnatum est. Lutatius Catulus navem aeger ascendit; vulneratus enim in pugna superiore fuerat. Ante Lilybaeum, promunturium atque civitatem Siciliae, Romani, quamvis navalis proelii imperiti, tanta virtute pugnaverunt, ut Carthaginienses vicerint. Nam LXIII hostium naves captae sunt, CXXV demersae, XXXII milia hostium capta (sunt), XIII milia occisa, infinitum pondus auri, argenti, praedae in potestatem Romanorum redactum est. Ex classe Romana XII naves demersae sunt. Statim pacem Carthaginienses a senatu petiverunt et Romanorum captivi, qui a Carthaginiensibus tenebantur, sine pretio redditi sunt.
Versione tradotta
Durante la prima guerra punica, il senato affidò il comando della battaglia contro gli Africani al console Lutazio Catulo. Il console giunse, con una flotta di trecento navi, in Sicilia, dove i Cartaginesi avevano già schierato quaranta navi contro la flotta dei Romani. Mai in mare ci si scontrò con tante truppe. Lutazio Catulo salì sulla nave sofferente; infatti era stato colpito nella battaglia precedente. Davanti a Lilibeo promontorio e città della Sicilia i Romani, sebbene non pratici di battaglia navale combatterono con tanto valore da vincere i Cartaginesi.Infatti sessantatre navi dei nemici furono catturate, centoventicinque affondate, trentaduemila nemici furono presi, tredicimila uccisi, un'illimitata quantità di oro, argento, bottino fu ridotta sotto dominio dei romani. Della flotta dei romani furono affondate dodici navi. Subito i Cartaginesi chiesero la pace al senato e i prigionieri dei romani che erano trattenuti dai Cartaginesi furono restituiti senza riscatto.
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