Inops, potentem dum vult imitari, perit. In prato quondam rana conspexit bovem, et tacta invidia tantae
magnitudinis rugosam inflavit pellem. Tum natos suos interrogavit an bove esset latior. Illi negarunt. Rursus intendit cutem
maiore nisu, et simili quaesivit modo, quis maior esset. Illi dixerunt ‘bovem’. Novissime indignata, dum vult validius
inflare sese, rupto iacuit corpore.
Versione tradotta
Il povero, mentre vuole imitare il potente, perisce. Una
volta una rana nel prato vide il bue, e toccata dallinvidia di una così grande grossezza gonfiò la pelle rugosa. Poi chiese ai
suoi figli se fosse più grossa del bue.
Essi dissero di no. Di nuovo tese la pelle con maggiore sforzo e chiese nello stesso
modo, chi fosse più grande. Essi dissero Il bue. Alla fine sdegnata, mentre voleva gonfiarsi ancora di più, scoppiato il
corpo, giacque .
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