Successus ad perniciem multos devocat. Aesopo quidam petulans lapidem impegerat. “Tanto” inquit
“melior!” Assem deinde illi dedit sic prosecutus: “Plus non habeo mehercule, sed unde accipere possis monstrabo tibi. Venit
ecce dives et potens; huic similiter impinge lapidem, et dignum accipies praemium.” Persuasus ille fecit quod monitus fuit, sed
spes fefellit impudentem audaciam; comprensus namque poenas persolvit cruce.
Versione tradotta
Il successo spinge molti alla rovina. Uno sfacciato
aveva tirato una pietra ad Esopo. Molto bene disse. Egli diede una moneta proseguendo così: non ho di più, per ercole, ma ti
mostrerò da dove tu possa prendere.
Ecco che arriva uno ricco e potente, a costui similmente tira una pietra e riceverai un
degno premio. Quello persuaso fece ciò di cui fu consigliato, ma la speranza disingannò laudacia insolente; catturato infatti
pagò il fio con la croce.
- Letteratura Latina
- Le Fabulae di Gaio Giulio Fedro
- Fedro