Libro 3 - Favola 5 - Studentville

Libro 3 - Favola 5

Successus ad perniciem multos devocat. Aesopo quidam petulans lapidem impegerat. “Tanto” inquit

“melior!” Assem deinde illi dedit sic prosecutus: “Plus non habeo mehercule, sed unde accipere possis monstrabo tibi. Venit

ecce dives et potens; huic similiter impinge lapidem, et dignum accipies praemium.” Persuasus ille fecit quod monitus fuit, sed

spes fefellit impudentem audaciam; comprensus namque poenas persolvit cruce.

Versione tradotta

Il successo spinge molti alla rovina. Uno sfacciato

aveva tirato una pietra ad Esopo. ”Molto bene” disse. Egli diede una moneta proseguendo così: “non ho di più, per ercole, ma ti

mostrerò da dove tu possa prendere.
Ecco che arriva uno ricco e potente, a costui similmente tira una pietra e riceverai un

degno premio.” Quello persuaso fece ciò di cui fu consigliato, ma la speranza disingannò l’audacia insolente; catturato infatti

pagò il fio con la croce.

  • Letteratura Latina
  • Le Fabulae di Gaio Giulio Fedro
  • Fedro

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