Libro 3, Par. 18 - Studentville

Libro 3, Par. 18

Quamquam

haec omnia, Quirites, ita sunt a me administrata, ut deorum inmortalium nutu atque consilio et gesta et provisa esse videantur.

Idque cum coniectura consequi possumus, quod vix videtur humani consilii tantarum rerum gubernatio esse potuisse, tum vero ita

praesentes his temporibus opem et auxilium nobis tulerunt, ut eos paene oculis videre possemus. Nam ut illa omittam, visas

nocturno tempore ab occidente faces ardoremque caeli, ut fulminum iactus, ut terrae motus relinquam, ut omittam cetera, quae

tam multa nobis consulibus facta sunt, ut haec, quae nunc fiunt, canere di inmortales viderentur, hoe certe, quod sum dicturus,

neque praetermittendum neque relinquendum est.

Versione tradotta

Benchè

questa vicenda, o Quiriti, sia stata così gestita da me, essa sembrerebbe gestita e condotta a termine per volontà e consiglio

degli dei immortali. E mentre ciò possiamo arguire per congettura, poiché mal si vede come la gestione di eventi così gravi

possa essere attribuita a mente umana, essi ci hanno donato in questi tempi tanta forza ed aiuto che possiamo quasi vederli con

gli occhi. Ed infatti, mentre ometterò di parlare di come siano stati visti, nel cielo notturno, luci e fuochi provenienti

dall’occidente, della caduta di fulmini, di terremoti, e di tutte le altre cose che sono accadute a noi consoli, affinchè si

sappia che le cose che ora accadono sono predisposte dagli dei immortali, io non le ometterò, né le tralascerò.

  • Letteratura Latina
  • Catilinarie di Marco Tullio Cicerone
  • Cicerone

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti