Mordaciorem qui improbo dente
adpetit, hoc argumento se describi sentiat. In officinam fabri venit vipera. Haec, cum temptaret si qua res esset cibi, limam
momordit. Illa contra contumax, “Quid me,” inquit, “stulta, dente captas laedere, omne adsuevi ferrum quae conrodere?”
Versione tradotta
Chi con dente malvagio assale uno più mordace, si senta descrivere con questo documento. La vipera venne
nellofficina del fabbro. Questa, esplorando se ci fosse qualcosa di cibo, morse la lima. Lei arrogante in risposta , Perché,
disse, o stolta, cerchi di nuocermi col dente, io che sono solita corrodere ogni ferro?
- Letteratura Latina
- Le Fabulae di Gaio Giulio Fedro
- Fedro