Libro 4, Par. 19 - Studentville

Libro 4, Par. 19

Habetis ducem memorem vestri, oblitum sui, quae non semper

facultas datur, habetis omnis ordines, omnis homines, universum populum Romanum, id quod in civili causa hodierno die primum

videmus, unum atque idem sentientem. Cogitate, quantis laboribus fundatum imperium, quanta virtute stabilitam libertatem,

quanta deorum benignitate auctas exaggeratasque fortunas una nox paene delerit. Id ne umquam posthac non modo [non] confici,

sed ne cogitari quidem possit a civibus, hodierno die providendum est. Atque haec, non ut vos, qui mihi studio paene

praecurritis, excitarem, locutus sum, sed ut mea vox, quae debet esse in re publica princeps, officio functa consulari

videretur.

Versione tradotta

Avete un capo che si preoccupa di voi e trascura se stesso, il che non sempre avviene, avete tutti gli

ordini, tutti gli uomini, l’intero popolo romano(ciò che abbiamo già constatato nell’odierno procedimento senatoriale) che

pensa in modo uniforme. Pensate su quante fatiche sia fondato l’impero, con quanto valore sia consolidata la libertà, con

quanta benevolenza degli dei una sola notte abbia quasi cancellato fortune smisuratamente cresciute. Oggi va provveduto a che

d’ora innanzi mai più, da parte di cittadini, si possa non dico attuare, ma neanche pensare una cosa siffatta. Ho detto queste

cose non già per aizzarvi, voi che quasi mi precorrete nell’impegno, ma perché la mia voce, che dev’essere la prima nella

Repubblica, appaia avere assolto pienamente al suo compito.

  • Letteratura Latina
  • Catilinarie di Marco Tullio Cicerone
  • Cicerone

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