Cum pateat igitur aeternum id esse, quod a se ipso moveatur, quis est, qui hanc
naturam animis esse tributam neget? Inanimum est enim omne, quod pulsu agitatur externo; quod autem est animal, id motu cietur
interno et suo; nam haec est propria natura animi atque vis. Quae si est una ex omnibus, quae sese moveat, neque nata certe est
et aeterna est.
Versione tradotta
Siccome, quindi, risulta evidente che è eterno ciò che si muove
da sé, chi potrebbe sostenere che questa natura non è stata attribuita all'anima? È inanimato infatti tutto ciò che trae
impulso da un urto esterno; ciò che è animato, invece, viene sospinto da un moto interiore e proprio; tale è infatti la natura
peculiare dell'anima, la sua essenza; se, dunque, tra tutte le cose l'anima è l'unica a muoversi da sé, significa
certamente che non è nata ed è eterna.
- Letteratura Latina
- Somnium Scipionis di Marco Tullio Cicerone
- Cicerone