Paragrafo 29 - Studentville

Paragrafo 29

Hanc tu exerce optimis in rebus! Sunt autem

optimae curae de salute patriae; quibus agitatus et exercitatus animus velocius in hanc sedem et domum suam pervolabit; idque

ocius faciet, si iam tum, cum erit inclusus in corpore, eminebit foras et ea, quae extra erunt, contemplans quam maxime se a

corpore abstrahet. Namque eorum animi, qui se corporis voluptatibus dediderunt earumque se quasi ministros praebuerunt

impulsuque libidinum voluptatibus oboedientium deorum et hominum iura violaverunt, corporibus elapsi circum terram ipsam

volutantur nec hunc in locum nisi multis exagitati saeculis revertuntur.’
Ille discessit; ego somno solutus sum.”

Versione tradotta

Tu esercitala nelle attività più

nobili. Ora, le occupazioni più nobili riguardano il bene della patria: se la tua anima trarrà stimolo ed esercizio da esse,

volerà più rapidamente verso questa sede e dimora a lei propria; e lo farà con velocità ancor maggiore, se, già da quando si

troverà chiusa nel corpo, si eleverà al di fuori e, mediante la contemplazione della realtà esterna, si distaccherà il più

possibile dal corpo. Quanto agli uomini che si sono dati ai piaceri del corpo, che si sono offerti, per così dire, come loro

mezzani e che hanno violato le leggi divine e umane sotto la spinta delle passioni schiave dei piaceri, la loro anima,

abbandonato il corpo, si aggira in volo attorno alla terra, e non ritorna in questo luogo, se non dopo aver vagato tra i

travagli per molte generazioni».
Se ne andò; io mi riscossi dal sonno.

  • Letteratura Latina
  • Somnium Scipionis di Marco Tullio Cicerone
  • Cicerone

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