Timoleon Paragrafo 4: versione tradotta - StudentVille

Paragrafo 4

Hic cum aetate iam provectus esset

sine ullo modo morbo lumina oculorum amisit. Quam calamitatem ita moderate tulit ut neque eum querentem quisquam audierit neque

eo minus privatis publicisque rebus interfuerit. Veniebat autem in theatrum cum ibi concilium populi haberetur propter

valetudinem vectus iumentis iunctis atque ita de vehiculo quae videbantur dicebat. Neque hoc illi quisquam tribuebat superbiae.

Nihil enim umquam neque insolens neque gloriosum ex ore eius exiit. Qui quidem cum suas laudes audiret praedicari numquam

aliud dixit quam se in ea re maxime diis agere gratias atque habere quod cum Siciliam recreare constituissent tum se potissimum

ducem esse voluissent. Nihil enim rerum humanarum sine deorum numine geri putabat. Itaque suae domi sacellum Automatias

constituerat idque sanctissime colebat. Ad hanc hominis excellentem bonitatem mirabiles accesserant casus. Nam proelia maxima

natali suo die fecit omnia: quo factum est ut eius diem natalem festum haberet universa Sicilia.

Versione tradotta

In età avanzata e non per effetto di malattia divenne cieco: disgrazia che sopportò con tanta

serenità che nessuno lo udì mai lamentarsene e che non gli impedì di essere meno sollecito negli affari pubblici o privati. . A

causa di tale infermità si recava nel teatro in cui si tenevano le adunanze del popolo sopra un carro tirato da due cavalli e

così, dall’alto di esso, esponeva le sue idee. E questo non era ritenuto da nessuno atto di superbia, perchè dalla sua bocca

non uscì mai nulla di arrogante o borioso. . E anche quando udiva altri tessere le sue lodi soggiungeva solo che egli doveva

essere serenamente grato agli dei che, decisi a rialzare le sorti della Sicilia, proprio a lui ne avevano conferito

l’incarico. Era infatti suo intimo convincimento che niente avviene che non sia preordinato dagli dei: perciò in casa sua

aveva consacrato un tempietto alla Automatia e lo venerava con grande devozione. . Una circostanza particolarmente

straordinaria si accompagnava alle doti eccezionali di quest’uomo: tutte le piu’ importanti battaglie egli le combattè nel

giorno del suo compleanno, tanto che la Sicilia considerò poi quel giorno come festivo.

  • Letteratura Latina
  • Liber de excellentibus gentium (Timoleon) di Cornelio Nepote
  • Cornelio Nepote

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti