Plotino: lo scopo umano - Studentville

Plotino: lo scopo umano

L'uomo visto da Plotino.

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Lo scopo umano: “una difficile scalata” Fin qui siamo andati , per così dire , in discesa : dall’ Uno al nous , dal nous all’ anima e dall’ anima alla materia ; ma lo scopo dell’ uomo quale é ? Per Plotino lo scopo dell’ uomo é risalire questa scala; l’ uomo deve effettuare una conversione ( come già diceva Platone nel mito della caverna ) , ossia deve dalla posizione in cui si trova ( il punto più basso ) girarsi e salire fino alla cima : deve partire dalla sua situazione , ossia il piano materiale , passare al ragionamento ( l’ anima ) , al mondo delle idee ( il piano su cui opera il filosofo ) per poi raggiungere l’ Uno , arrivando così a raggiungere un vero e proprio livello di estasi mistica e razionale , in quanto si tratta di un procedimento assolutamente guidato dalla ragione : questo procedimento vuole significare la riduzione all’ unità delle cose , già piuttosto cara a Platone : l’ uomo deve scavare nella propria anima finchè non arriva all’ estasi ; Porfirio ci riferisce che Plotino raggiunse il livello di estasi ( che propriamente significa ” essere fuori di sè ” ) meno di 7 volte nel corso di tutta la sua vita . Da questo punto di vista la funzione dell’ uomo é cosmica in quanto é l’ unico essere vivente in grado di ripercorrere la scala fino all’ Uno e far così tornare l’ intero mondo al suo principio . Ma percorrere la scala non é certo cosa facile e i metodi per farcela sono 3 , a seconda di come si intenda il principio supremo : 1) Se lo intendiamo come Uno , allora dovremo seguire la via conosctiva 2) Se lo intendiamo come Bene , dovremo seguire la via ascetica 3) Se lo intendiamo come Eros dobbiamo seguire la via estetica . La via più ovvia é la prima , quella della conoscenza , percorribile tramite la ” redutio ad unum ” , la riduzione all’ unità ; per seguire la via ascetica si deve invece rinunciare ai beni fisici , che dirigono l’ uomo verso il ” basso ” : di Plotino si ricorda la celebre espressione : ” mi vergogno di avere un corpo ” . Plotino rende ancora più di Platone questo distacco dal corpo , probabilmente anche per via del periodo in cui vive . L’ ultima via , quella estetica , riprende nettamente la ricerca dell’ eros platonico , ossia la ricerca incessante del bello . Spesso Plotino é stato definito ” Plato dimidiatus ” , Platone dimezzato , in quanto in lui manca la politica , che tanto contava per Platone ; però Plotino per quel che riguarda l’ arte ha avuto un’ idea brillante : per lui Platone sbagliava a definirla ” copia di copia ” , in quanto lo scultore non si ispira alla persona fisica , ma all’ idea . (segue nel file da scaricare)

  • Filosofia

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