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I Promessi Sposi

Trama, tematiche e personaggi del romanzo storico di Alessandro Manzoni: I Promessi Sposi.

L'interesse per la storia e il bisogno di una forma d'arte che consentisse di raggiungere un pubblico più popolare, suggerirono al Manzoni di comporre un romanzo storico, i Promessi Sposi, che cioè intrecciasse ad eventi documentati degli eventi immaginari, ma comunque verisimili.

Scelse per l'ambientazione il XVII secolo, un periodo di decadenza dell'Italia sottomessa agli Spagnoli ed economicamente assai impoverita. Il Seicento gli offre così l'occasione di studiare la fine del mondo aristocratico medioevale e i primi albori del mondo moderno borghese.

Il manoscritto anonimo

Il Manzoni finge di aver ritrovato un manoscritto anonimo narrante una vicenda interessante, ma espressa in uno stile scorretto e pesante; e di aver deciso di riscriverlo. La finzione serve al Manzoni per dare una patina di storicità anche agli avvenimenti immaginari; per esprimere dei giudizi con una veste di oggettività; per fornire un esempio della lingua che propone all'Italia.
 

Riassunto dei Promessi Sposi

Il matrimonio di Renzo Tramaglino e Lucia Mondella viene impedito dal signorotto don Rodrigo, che fa minacciare dai "bravi" il parroco don Abbondio. Su consiglio di Agnese, Renzo si rivolge all'avvocato Azzeccagarbugli, che risulta legato a don Rodrigo. Lucia chiede l'intervento del cappuccino padre Cristoforo, che tenta invano di piegare con la parola don Rodrigo.

Questi macchina il rapimento di Lucia, mentre i due promessi provano a celebrare il matrimonio cogliendo di sorpresa il parroco. La confusione che ne deriva li salva dai bravi, ed essi trovano riparo da padre Cristoforo. Questi avvia Lucia a Monza da una suora di nobile famiglia, che però, costretta alla monacazione dal padre, si era abbandonata alla corruzione.

Renzo, inviato a Milano, capita nel mezzo del tumulto popolare scatenato dalla carestia. Messosi in luce, viene arrestato come ribelle; riesce a salvarsi, e corre a Bergamo, territorio di Venezia.

Don Rodrigo si rivolge all'Innominato, un potente fuorilegge, che, per mezzo di Egidio, amante della monaca di Monza, riesce a rapire Lucia. Questa fa voto di non sposarsi se verrà salvata.

La vista della fanciulla turba il vecchio signore, che, dopo un colloquio con l'arcivescovo di Milano cardinale Federico Borromeo, si converte. Lucia viene affidata alla bisbetica donna Prassede.

Il ducato milanese viene invaso dai lanzichenecchi imperiali, che portano la peste. La città piomba nelle disperazione e nell'anarchia. Renzo decide di tornare a cercare Lucia, e la trova al Lazzaretto. Padre Cristoforo scioglie Lucia dal voto. Tra gli appestati, c'è anche don Rodrigo, che padre Cristoforo assiste negli ultimi istanti.

Celebrato il matrimonio, Renzo e Lucia passano a Bergamo, dove da lì a poco acquistano un filatoio.
 

Significati dei Promessi Sposi

  • RELIGIOSO: L'azione della Provvidenza divina nel mondo. Il bene può trionfare anche nella vita terrena. L'ordine politico e sociale è voluto da Dio.
     
  • MORALE: I personaggi sono positivi (Lucia, padre Cristoforo, il cardinale…) o negativi (don Rodrigo, don Abbondio, i bravi…). Renzo: il buon giovane cristiano; Lucia: la fanciulla e poi madre ideale; padre Cristoforo: il perfetto religioso regolare; il cardinale: il perfetto religioso secolare. In don Abbondio e nella monaca Manzoni ammette la corruzione degli ecclesiastici nei secoli precedenti, spiegandola tuttavia con la mancanza di vocazione (don Abbondio) o con la costrizione (la monaca).
     
  • PATRIOTTICO: L'Italia sottomessa agli Spagnoli è figura dell'Italia ottocentesca soggetta agli Austriaci.
     
  • POLITICO: La critica profonda ai governi secenteschi si fonda sulle premesse del cattolicesimo liberale del Manzoni, e implicitamente propone istituzioni razionali e moderne.
     
  • LETTERARIO-LINGUISTICO: Il romanzo è uno strumento di comunicazione con un pubblico vasto, e perciò assolve ad una funzione religiosa e patriottica. Pertanto la lingua e lo stile debbono essere discorsivi e piani, senza lenocini letterari.
     

Le tre redazioni dei Promessi Sposi

Il poeta compose una prima bozza dal titolo Fermo e Lucia, che divenne poi Gli sposi promessi, infine I promessi sposi. Tra le prime due reazioni e la definitiva si evidenziano queste differenze:

  • TEOLOGICA: Don Rodrigo muore disperato, e, giansenisticamente, è destinato all'Inferno. Nella definitiva, si lascia sospeso il giudizio sul destino ultraterreno del signorotto, che dunque potrebbe anche salvarsi.
     
  • LETTERARIA: Le prime redazioni contenevano digressioni troppo vaste, e alcuni episodi di gusto troppo romantico (morte di don Rodrigo sopra un cavallo impazzito…). La definitiva è improntata ad un lucido equilibrio di episodi e situazioni.
     
  • LINGUISTICA : La questione della lingua.

Manzoni osserva che l'Italia, pur avendo una elegantissima lingua letteraria, è priva di una lingua veramente parlata simile alla francese. Per fornire alla nazione unità linguistica necessaria cementare quella politica, assume come modello "il fiorentino delle persone colte".

 

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  • I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni
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