Storia dell'educazione fisica e dello sport - Studentville

Storia dell'educazione fisica e dello sport

Riassunto dettagliato sulla storia dell'educazione fisica e dello sport dall'antichità ad oggi.

STORIA DELL’EDUCAZIONE FISICA E DELLO SPORT. L’educazione fisica o educazione motoria, erroneamente chiamata oggi  ginnastica, è un processo che si occupa della formazione della personalità  e dell’adattamento all’ambiente circostante mediante l’utilizzo di un’attività motoria, quali sport, giochi di movimento, ginnastica svolti in programmi educativi. Da sempre, l’educazione motoria (riguardante educazione dello spirito e del corpo), è stata oggetto di interesse di filosofi e pedagogisti.

STORIA DELL’EDUCAZIONE FISICA NELL’ANTICHITA’. Nell’antichità, prima in Egitto e successivamente in Grecia, l’educazione dello spirito e del corpo, era svolto esclusivamente dai ceti privilegiati. Ad oggi attraverso bassorilievi, affreschi e geroglifici pervengono testimonianze della conoscenza degli Egiziani sulla plasticità delle forme. La loro attività motoria era svolta sia in un’attività educativa al fine di rinforzare il corpo per scopi bellici; dove erano previste marce, salti, corse, lancio del dardo, cavalcamento; e sia attività riguardante lo svago e il passatempo; quali la danza. In Platone la musica e la ginnastica, educazione e gymnasium erano ambiti strettamente collegati. prendiamo ad esempio gli Eroi Omerici: quando essi non si dedicavano alla caccia e alla guerra, si dedicavano ai giuochi che comprendevano attività come: tiro al disco, il giavellotto, tiro con l’arco,salto, pugilato, corsa a piedi e corsa con i carri. Accanto all’educazione motoria tradizionale si sviluppa quella medica, processo risalente ad Aristotele  dove la musica diviene grammatica e la ginnastica capacità di competizione al fine bellico e al fine di conservare la salute fisica. Con l’andare del tempo, l’educazione motoria finì per caratterizzare i popoli: il popolo romano era caratterizzato da un’educazione dottrinale; mentre i barbari dall’addestramento delle armi.

STORIA DELL’EDUCAZIONE FISICA E SPORTIVA. Nel Medioevo assistiamo alla scomparsa degli spettacoli atletici, ma comparvero i Giochi; alcuni potevano essere svolti esclusivamente dai nobili: i tornei, le giostre, la caccia; mentre all’aristocrazia era permessa la lotta, il salto in alto e in lungo ed il lancio della pietra e dell’asta. I giochi non avevano uno scopo educativo, ma erano svolti per puro svago. Nel Rinascimento viene ripreso il concetto della salute del corpo e della mente,mediante il movimento. Il movimento al fine educativo in questo periodo viene messo in evidenza da Vittorio da Feltre che istituisce un sistema di educazione fisica riservato solo ai nobili. Nel mondo cattolico questo compito era svolto dai Gesuiti: lo studio per lavorare l’intelletto degli allievi, il movimento attraverso giochi di movimento come corsa, pallacorda, pallamuro, per mantenere la loro salute fisica. Loke inserisce attività ricreative, come pittura e musica per lavorare la mente. Con Guts Muths  inizia il processo della Ginnastica Pedagogica Moderna, con esercizi fisici e lavori manuali, i giochi non erano  solo considerati attimi di svago, ma anche un mezzo per l’educazione e l’addestramento fisico. Attraverso i giochi di squadra si ottiene una formazione del carattere del bambino. Il  XIX secolo vede la nascita della psicologia sperimentale il cui massimo esponente fu Wilhelm Wundt, basata sulla percezione, sensazione ed esperienza.

Jean Piaget sostiene che il movimento è alla base della vita psichica, divide lo sviluppo intellettivo in quattro periodi:

  1. il periodo senso motorio; che si sviluppa dalla nascita siano ai due anni, dove il comportamento può essere di natura riflessa oppure causato dalle condizioni ambientali; imitazione dei gesti.
  2. periodo preoperativo¸si sviluppa dai due ai sette anni, con un processo di rappresentazioni mentali simboliche.
  3. operazioni concrete; si sviluppa nel corso degli anni della scuola elementare e media, si formano mentalmente prospettive.
  4. operazioni formali, si sviluppano in un età compresa tra gli undici e quindici anni, dagli esperimenti pratici si arriva al ragionamento riduttivo. Gli studi di Piaget terminano alla fase adolescenziale.

Il processo educativo non solo punta a migliorare le capacità auto educative e far progredire l’individuo e le strutture politico, sociali ed economiche in cui vive. Assistiamo ad un’evoluzione dell’educazione motoria passando dal rinforzamento del corpo e dello spirito al fine bellico, al movimento per svago (i giochi) sino ad arrivare  all’educazione fisica, ancora oggi attuata come processo educativo.

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