Un capro credulone - Studentville

Un capro credulone

Vir vafer, cum in periculum venit, effugium petit dolo et aliorum damno.Vulpecula in puteum cadit neque evadere e loco obscuro poterat, quia puteus altus erat et ipsa parum valida. dum saepe salit et ascendere ad summum magna cum pertinacia temptat, hircus, aquae avidus ad puteum accedit. Ubi vulpeculam in profundo videt, quaerit:”estne frigida et pura aqua putei?”. Tunc dolum et insidias callida vulpecula parat et sudbolis verbis sic hirco respondet:”si huc tu, amice, descendis, gustare aquam frigidam et gulae tuae iucundam poteris”. Dolum callidae vulpeculae stultus hircus non intelligit et in aquam descendit.Statim vulpecula in dorsum amici salit, ex dorso sine periculo ad summum ascendit et salva in apertum caelum evadit. Fabula docet:” saepe astutia et consilio callidi stultos superant et fallunt praestantiam adversariorum”.

Versione tradotta

Un uomo astuto, quando si presenta un pericolo, cerca un rifugio con l'inganno ed il danno degli altri.
Una piccola volpe cadde in una pozzo e non poteva uscire dal luogo buio, poichè il pozzo era profondo e lei stessa poco forte. Mentre sale spesso e tenta con grande ostinazione di salire sino alla cima, un caprone, desideroso di acqua, raggiunge il pozzo. Appena vede la volpe nel profondo, domanda: "È fresca e pura l'acqua del pozzo?". Allora la scaltra volpe prepara l'inganno e le insidie e con parole subdole risponde così al caprone:" Se scendi qui, amico, potrai gustare l'acqua fresca e gradevole per la tua gola". Lo sciocco caprone non capisce l'inganno della scaltra volpe e scende in acqua, subito la volpe balza sul dorso dell'amico, sale dal dorso senza pericolo sino in cima e salva scappa all'aperto. La favola insegna: "spesso i furbi superano con l'astuzia e il senno gli sciocchi e ingannano la forza degli avversari"

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