Qui fructibus rusticis serviunt, in eorum vestibulis stabula, tabernae, in aedibus cryptae, horrea, apothecae ceteraque, quae ad fructus servandos magis quam ad elegantiae decorem idonea possunt esse exstruentur. Item feneratoribus et publicanis aedificia commodiora et speciosiora et ab insidiis tuta non deerunt, forensibus autem et disertis elegantiora et spatiosiora ad conventos excipiendos proderunt; nobilibus vero, qui honores magistratusque gerunt igiturque praestant officia civibus, aedificabuntur vestibula regalia et alta, atria et peristylia amplissima, longae porticus, silvae ambulationesque laxiores ad decorem eorum maiestatis; praeterea tales domus habebunt bibliothecas basilicasque cum magnificentia publicis aedificiis simili, quod in iis saepius et publica consilia et privata iudicia arbitriaque conficiuntur.
Versione tradotta
Coloro che si dedicano alla frutta di campagna, nei loro vestiboli si costruiranno stalle, magazzini, nella casa cantine, granai, celle, e gli altri locali che possono essere utili per conservare i prodotti più che al decoro dell'eleganza. Allo stesso modo, a usurai e pubblicani non mancheranno edifici più comodi e magnifici, tutelati dagli agguati, mentre agli oratori e agli eloquenti gioveranno edifici più eleganti e più spaziosi, adatti ad accogliere riunioni; poi per i nobili, che ricoprono cariche e magistrature e dunque prestano servizi ai cittadini, si costruiranno vestiboli regali e alti, atri e peristili molto ampi, lunghi porticati, boschetti e passeggi più larghi ad ornamento del loro splendore; infine queste case avranno biblioteche e basiliche con lo splendore degli edifici pubblici, in quanto in questi più spesso si tengono pubbliche adunanze, giudizi privati e arbitrati.
- Letteratura Latina
- Lingua Viva 1
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