Apuleio: vita e opere
Lucio Apuleio (Madaura 125 circa - dopo 170 d.C.) fu uno scrittore latino. Compiuti gli studi di retorica a Cartagine, si trasferì ad Atene dove la sua cultura divenne varia, intrisa di sofismo e platonismo teosofico. Qui, inoltre, si iniziò ai culti misterici. Si spostò a Roma per un certo periodo ma poi tornò a Cartagine come brillante conferenziere. La data della sua morte è incerta, così come il luogo. L'episodio più famoso della sua vita fu il processo intentatogli dai parenti di Pudentilla, una ricca vedova che lui avrebbe sposato, grazie alla magia, per impadronirsi della sua dote. In quest'occasione Apuleio scrisse un'apologia (Apologia o Pro se de magia liber), pronunciata tra il 155 e il 158. Un'importante raccolta è costituita dai Florida, 23 orazioni tratte dalle sue declamazioni pubbliche. I Ludicra (versi scherzosi) sono perduti, mentre ci rimangono 3 opere filosofiche: De deo Socratis, De dogmate Platonis, De mundo.
Apuleio: Metamorfosi o Asino d'oro
L'opera più famosa di Apuleio è l'Asino d'oro o Metamorfosi, l'unico romanzo della letteratura latina giuntoci per intero. L'opera è composta da 11 libri e il protagonista è Lucio, un ragazzo trasformato in asino che alla fine ritorna umano grazie alla dea Iside. I primi 10 libri si ispirano alle Metamorfosi di Lucio Patre, ma non sappiamo se anche le digressioni e novelle inserite nel racconto siano state ricavate da questa fonte. Il romanzo è carico di simbolismo e rimanda al cammino spirituale del protagonista: rappresenta, in sostanza, la caduta e la redenzione dell'uomo. L'XI libro è del tutto originale ed ha un sapore del tutto mistico e iniziatico.