Basta compiti a casa: tempi e regole della nuova riforma - StudentVille

Niente compiti a casa: la nuova sperimentazione del Miur

Niente compiti a casa: la nuova sperimentazione del Miur

Stop con i compiti a casa: la nuova sperimentazione viene dalla Finlandia

Il sogno di molti ragazzi finalmente si realizza: stop ai compiti a casa… ma non per tutti. Parte il progetto che coinvolgerà 166 classi di cinque province italiane (Biella, Verbania, Milano, Torino e Trapani), ma l’idea di studiare solo in classe arriva da molto lontano… Come avviene in Finlandia, il paese con le performance dei propri quindicenni al top in Europa: niente compiti a casa, il lavoro si svolge prevalentemente in classe. La sperimentazione in Italia, è partita lo scorso anno con 36 classi del biellese; quest’anno, invece, si estenderà a 90 classi della provincia di Milano e a 40 classi della provincia di Trapani. I risultati del progetto verranno monitorati dall’Università di Milano.

Niente compiti a casa: il progetto

Il progetto sperimentale del MIUR che vieta l’assegnazione dei compiti a casa è partito: 36 classi di tutta Italia, tra elementari e medie, 85 docenti impiegati e niente compiti a casa, che, invece, saranno svolti in classe. Il pomeriggio sarà finalmente libero per le attività ricreative. Si ha così la possibilità di dedicarsi agli sport e al divertimento nelle ore che seguono il pranzo. Le polemiche sono già iniziate: a partire dagli insegnanti che avranno una maggiore responsabilità, nonostante lo stipendio sia rimasto lo stesso, tra i più bassi d’Europa.

Basta compiti a casa: i commenti

I primi risultati riportati dal progetto, però, sembrano promettenti:  “Si tratta di una metodologia inclusiva che non lascia indietro nessuno – ha detto un’insegnante coinvolta a Repubblica – e che evita la stratificazione delle conoscenze. In altre parole, l’argomento che gli alunni studiano viene affrontato e concluso in tempi brevi e le conoscenze vengono consolidate”.

 

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