Nel panorama dell’istruzione tecnica italiana emerge la storia di Chiara Tondini, una diciottenne inizialmente iscritta all’indirizzo di Amministrazione, Finanza e Marketing, che ha presto realizzato che la sua vera passione risiedeva altrove. Spinta dall’amore per i motori, alimentato dai sabati sera trascorsi ai raduni di auto e moto e dall’esperienza nell’officina dello zio, ha deciso di cambiare completamente percorso.
La sua determinazione l’ha portata a iscriversi al corso di Manutenzione e Assistenza Tecnica presso l’istituto Bertarelli-Ferraris, una decisione che i suoi genitori hanno supportato.
L’esperienza scolastica al Bertarelli-Ferraris
Nel corso di Manutenzione e Assistenza Tecnica all’istituto Bertarelli-Ferraris Chiara Tondini spicca come l’unica presenza femminile tra oltre 300 studenti. Il percorso professionale quinquennale forma tecnici specializzati destinati a diverse realtà lavorative, dalle strutture alberghiere alle officine meccaniche, con focus particolare sulla saldatura e la manutenzione generale.
Il preside Federico Militante ricorda con orgoglio il primo incontro con Chiara, sottolineando come la sua presenza rappresenti un importante segnale di cambiamento nelle nuove generazioni. “La sua determinazione dimostra che l’autorealizzazione non è più vincolata da stereotipi di genere.”
La classe di Chiara è multietnica, con compagni provenienti da Ecuador, Cina, Perù, Marocco ed Egitto. Le sue materie preferite includono i laboratori di elettronica e manutenzione, dove eccelle particolarmente nel lavoro di precisione al tornio. Con una media dell’8, Chiara si distingue tra i migliori studenti del corso.
Sfide quotidiane e superamento degli stereotipi
La determinazione di Chiara si scontra quotidianamente con pregiudizi radicati.
“L’altro giorno in negozio, ho chiesto il grasso per la catena della moto e il commesso si è rivolto a mio cugino invece che a me”, racconta frustrata.
Una situazione che si ripete spesso quando è in compagnia del fidanzato nei negozi di ricambi, dove faticano a concepire una ragazza competente in meccanica.
Nonostante lo shock iniziale di essere l’unica ragazza in classe, Chiara ha trasformato questa sfida in un’opportunità di cambiamento. “All’inizio era un po’ traumatizzante vedere i ragazzi che giocavano a fare i maschi possenti”, ammette. Ma con il tempo, ha saputo conquistare il rispetto dei compagni, diventando non solo il punto di riferimento per gli appunti ma anche una preziosa consigliera per questioni personali.
La sua presenza ha gradualmente modificato le dinamiche di classe, portando a un ambiente dove i compagni non si stupiscono più se chiede un parere sul mascara o se condivide prospettive tipicamente femminili.
Impatto sulla comunità e visione per il futuro
Come rappresentante d’istituto, Chiara ha assunto un ruolo fondamentale nel promuovere il cambiamento culturale all’interno della scuola. La sua presenza agli open day ha già suscitato interesse tra le potenziali nuove studentesse, dimostrando come il suo esempio possa ispirare altre ragazze a intraprendere percorsi tecnici.
Chiara aspira a specializzarsi in meccatronica, andando oltre il lavoro tradizionale d’officina. Nel frattempo, affianca il suo percorso scolastico con un’esperienza lavorativa part-time nell’enoteca delle zie, dove si occupa di gestione amministrativa, arricchendo ulteriormente il suo bagaglio di competenze trasversali.
Foto copertina via Corriere.it