CNG: oltre il 70% dei giovani ha conosciuto ansia e depressione

CNG: oltre il 70% dei giovani ha conosciuto ansia e depressione

Secondo una ricerca del Consiglio Nazionale dei Giovan si tratta di una reale emergenza sociale.
CNG: oltre il 70% dei giovani ha conosciuto ansia e depressione

Secondo una recente ricerca del Consiglio Nazionale dei Giovani (CNG), oltre il 70% dei giovani italiani ha sperimentato ansia, depressione o disturbi dell’umore. Questi dati allarmanti evidenziano come il disagio psicologico non rappresenti più un problema individuale isolato, ma una vera e propria emergenza sociale che colpisce le nuove generazioni.

Per gli studenti, queste difficoltà si intrecciano spesso con il percorso formativo, influenzando il rendimento accademico e le prospettive future. La salute mentale emerge come componente fondamentale per il benessere complessivo dei giovani, richiedendo un’attenzione particolare da parte delle istituzioni. In questo contesto, diventa cruciale la creazione di reti di supporto adeguate e l’abbattimento dello stigma che ancora accompagna chi affronta problematiche psicologiche.

Dati sulla salute mentale

I dati emersi dalla recente ricerca condotta dal Consiglio Nazionale dei Giovani (CNG) con il supporto dell’Istituto Piepoli tracciano un quadro preoccupante: oltre il 70% dei giovani italiani ha sperimentato ansia, depressione o disturbi dell’umore nell’ultimo periodo. Queste difficoltà psicologiche risultano strettamente collegate a fattori di stress quotidiano che caratterizzano la vita delle nuove generazioni.

Lo studio evidenzia come lo stress lavorativo rappresenti la causa principale per il 46% dei giovani intervistati, seguito dai problemi familiari (40%) e dalle pressioni sociali (30%). Particolarmente allarmante è anche il dato relativo alla percezione dello stigma: il 65% dei ragazzi ritiene che chi soffre di difficoltà psicologiche venga discriminato dalla società.

Questa discriminazione percepita costituisce un ulteriore ostacolo per chi già si trova ad affrontare problematiche di salute mentale, creando un circolo vizioso che aggrava il disagio psicologico e ritarda la ricerca di aiuto professionale. La ricerca sottolinea come questa condizione non rappresenti più casi isolati ma un fenomeno diffuso che richiede un’attenzione immediata da parte delle istituzioni.

Fattori e manifestazioni

La ricerca condotta dall’Istituto Piepoli ha identificato i principali fattori scatenanti del disagio giovanile: lo stress lavorativo (46%), i problemi familiari (40%) e le pressioni sociali (30%). Questi fattori si manifestano principalmente attraverso cambiamenti d’umore (52%), isolamento sociale (51%), comportamenti a rischio (28%) e difficoltà scolastiche (7%). È interessante notare come le problematiche accademiche, pur essendo meno frequenti in percentuale, rappresentino un importante campanello d’allarme nel contesto del disagio giovanile.

Protocollo d’intesa

Il recente accordo siglato tra il Consiglio Nazionale dei Giovani (CNG) e il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) rappresenta un passo decisivo verso il potenziamento del supporto psicologico per le nuove generazioni. L’intesa prevede la promozione di percorsi informativi e di sensibilizzazione destinati ai giovani, con l’obiettivo di contrastare lo stigma associato ai problemi mentali. I due enti si impegnano inoltre a collaborare con le istituzioni per definire strategie concrete e rafforzare la rete di assistenza nazionale, garantendo un accesso più equo ai servizi di supporto psicologico.

 

Foto copertina via Freepik

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