DDL Valditara: sanzioni fino a 10.000 per chi aggredisce gli insegnanti a scuola - Studentville

DDL Valditara: sanzioni fino a 10.000 per chi aggredisce gli insegnanti a scuola

Tutti i cambiamenti previsti nel DDL Valditara in ambito scolastico: dalle sanzioni per le aggressioni ai professori al ritorno dei giudizi sintetici nelle scuole elementari.
DDL Valditara: sanzioni fino a 10.000 per chi aggredisce gli insegnanti a scuola

L’approvazione del DDL Valditara da parte del Senato

Il 17 aprile 2024 il Senato ha analizzato il DDL Valditara per approvare la Legge in via definitiva, dove saranno previsti dei cambiamenti per quanto riguarda l’ambito scolastico. All’interno della riforma, il Governo ha rivisto come gestire i sistemi di valutazione degli alunni e le procedure disciplinari in caso di aggressione al personale docente. Dopo la conferma del Senato, il DDL passerà alla verifica della Camera. Tutte le nuove procedure previste dalla riforma entreranno in vigore dal prossimo anno scolastico, aggiornando anche i sistemi valutativi della condotta degli studenti.

Quali sono cambiamenti previsti dal DDL Valditara?

La riforma ha “toccato” diversi elementi all’interno del settore scolastico. In primo luogo, per la Legge verranno previste delle ingenti sanzioni per chi commette violenza o aggressioni sul personale docente e ATA. Le somme delle multe arriveranno anche a 10.000 euro. Inoltre, ci saranno degli aggiornamenti sui metodi di valutazione, ritornando ai “giudizi sintetici” nelle scuole elementari. La riforma prevede anche delle novità per quanto riguarda i voti in condotta e le dinamiche di sospensione per gli alunni indisciplinati.

Il “ritorno” ai giudizi sintetici nelle scuole elementari

Ad oggi, sulle schede di valutazione ogni materia e disciplina sono valutate con un numero. Alle scuole primarie con la riforma del DDL Valditara, ritorneranno sulle pagelle i “giudizi sintetici” per ogni singola materia, comprendendo anche il voto in comportamento. Secondo Valditara, il giudizio sintetico è una forma di valutazione più umana e comprensibile, poiché questo tipo di voto descriverà il percorso personale e formativo dell’alunno.

Per comprendere se saranno presenti nelle pagelle anche le valutazioni dall’insufficiente all’ottimo si dovrà attendere l’ordinanza ministeriale ufficiale, che sarà emanata tra qualche tempo.

Invece, per quanto riguarda i comuni voti numerici, l’emendamento del Governo ha stabilito che verranno sempre utilizzati sia nelle scuole secondarie di primo grado, sia negli istituti secondari di secondo grado. Inoltre, nelle scuole superiori verrà introdotta la “valutazione intermedia” a metà degli anni scolastici con allegata la singola pagella.

Come verrà gestito il voto in condotta?

Per quanto concerne il voto in comportamento alle scuole medie, le valutazioni verranno espresse in decimi e condizioneranno la media dei voti dello studente. Il voto in condotta farà riferimento all’intero anno scolastico trascorso, senza badare più al singolo quadrimestre. Tutti gli eventuali atteggiamenti aggressivi dei ragazzi nei confronti dei docenti o del personale ATA verranno puniti e presi in considerazione per concretizzare l’esito finale in comportamento. E’ confermata, in questo caso, la presenza di importanti sanzioni per gli “aggressori”, con somme dai 500 ai 10.000 euro di multa.

Confermata la direttiva che se un alunno dovesse prendere 5 in condotta verrà bocciato definitivamente. L’insufficienza in comportamento potrà essere stabilita dal Consiglio Docenti dopo molteplici provvedimenti disciplinari nei confronti dello studente che ha commesso delle violazioni a scuola. La commissione docenti riunita potrà decidere, in presenza di un 5 in condotta, anche di programmare delle attività relative alla cittadinanza per gli allievi indisciplinati.

Il DDL Valditara prevede, inoltre, che gli alunni che avranno un voto uguale a 6 in comportamento dovranno essere rimandati a settembre e superare gli esami di riparazione. I rimandati avranno un debito in Educazione Civica.

Voto in condotta per la maturità e le sospensioni secondo il DDL

Il decreto stabilisce che il voto condotta degli studenti andrà a condizionare la valutazione di ammissione agli esami di maturità. Un alunno potrà accedere alle prove di maturità con il massimo dei crediti solo se ha un voto in condotta pari a 9 o 10.

Inoltre, la riforma prevede dei cambiamenti anche per le sospensioni dei ragazzi dalle ordinarie lezioni scolastiche. Se uno studente verrà sospeso per due giorni, lo stesso dovrà partecipare alle attività o ai progetti stabiliti e assegnati dal Consiglio Docenti. Dopo quel periodo, l’alunno dovrà stilare una relazione critica su ciò che ha acquisito. Con una sospensione maggiore ai due giorni, infine, il decreto stabilisce che lo studente dovrà effettuare delle attività specifiche inerenti alla cittadinanza e al settore sociale-solidale.

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