Il concorso per i posti di sostegno nella scuola dell’infanzia e primaria si trova ad affrontare una significativa carenza di coperture. I numeri parlano chiaro: sono 3.864 i posti che rimarranno vacanti, anche nell’ipotesi ottimistica che tutti i candidati che hanno superato la prova scritta completino con successo quella orale.
Questa situazione rappresenta una sfida cruciale per il sistema scolastico italiano, evidenziando la necessità di trovare soluzioni efficaci per garantire il supporto necessario agli studenti con bisogni speciali. La questione assume particolare rilevanza considerando l’importanza del sostegno didattico nei primi anni di formazione, periodo fondamentale per lo sviluppo e l’inclusione degli alunni.
Dati e distribuzione dei posti
L’analisi dei dati elaborati dal centro studi, basata sulle informazioni fornite dal Ministero dell’Istruzione, evidenzia una significativa carenza di personale docente di sostegno, particolarmente accentuata nelle regioni settentrionali.
La Lombardia registra la situazione più critica con 1.949 posizioni che rimarranno scoperte, richiedendo l’intervento delle supplenze o delle assunzioni attraverso le Graduatorie Provinciali. Questa distribuzione disomogenea dei posti vacanti riflette un problema strutturale nel sistema di reclutamento, con particolare impatto sulle regioni del Nord Italia, dove la domanda di insegnanti di sostegno supera significativamente l’offerta di personale qualificato disponibile.
Assunzioni tramite GPS e requisiti
Il meccanismo di assunzione attraverso lo scorrimento della GPS sostegno di prima fascia rappresenta un’importante opportunità per il 2025/26. Grazie al decreto n. 19/2024, le assunzioni straordinarie su posto di sostegno sono state prorogate fino al 31 dicembre 2025, garantendo la continuità della procedura anche per il prossimo anno scolastico.
Possono partecipare alla selezione i candidati inclusi nella prima fascia delle GPS sostegno e gli aspiranti presenti negli elenchi aggiuntivi, mentre sono esclusi i candidati inclusi con riserva che non hanno ancora conseguito il titolo di accesso. I posti disponibili saranno assegnati dopo le immissioni in ruolo ordinarie, considerando i limiti del contingente autorizzato dal MEF. Per ottimizzare la copertura, eventuali posizioni residue potranno essere gestite attraverso una mini call veloce.
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