Intossicazione alimentare in una scuola: indagini e reazioni

Intossicazione alimentare in una scuola di Gallarate: 90 casi

Intossicazione alimentare in una scuola di Gallarate: 90 casi

A Gallarate la tensione è alta dopo un grave episodio di intossicazione alimentare che ha colpito una scuola primaria. Circa 90 persone hanno manifestato sintomi preoccupanti dopo aver consumato il pasto nella mensa scolastica: 88 bambini e 2 operatori della scuola. L’incidente ha immediatamente allarmato famiglie e autorità, scatenando una serie di reazioni a catena sia da parte dei genitori che delle istituzioni competenti.

Le indagini in corso

Il Comune di Gallarate ha incaricato un tecnologo alimentare per analizzare i campioni di cibo serviti nella mensa scolastica, mentre l’ATS Insubria ha mobilitato i Carabinieri del NAS, specializzati in controlli sulla sicurezza alimentare. “Abbiamo agito tempestivamente”, hanno dichiarato i rappresentanti comunali, evidenziando la piena collaborazione con gli inquirenti.

I primi esami di laboratorio hanno rilevato la presenza di agenti patogeni virali nelle feci dei soggetti colpiti, microrganismi comunemente associati a gastroenteriti acute infantili, particolarmente contagiosi in ambienti scolastici. In via precauzionale, le autorità hanno raccomandato di non utilizzare l’acqua della rete idrica scolastica, sottoposta ad ulteriori verifiche mentre le indagini proseguono per identificare l’esatta fonte del contagio.

Reazioni dei genitori e provvedimenti

La preoccupazione tra le famiglie ha raggiunto livelli elevatissimi, spingendo un nutrito gruppo di genitori a presentare una denuncia collettiva presso i Carabinieri. L’accusa ipotizzata è di lesioni colpose, un passo deciso per individuare i responsabili dell’accaduto. La comunità scolastica si è mobilitata compatta, chiedendo maggiori garanzie sulla sicurezza alimentare nelle mense.

Non possiamo permettere che la salute dei nostri figli venga messa a rischio“, ha dichiarato un rappresentante dei genitori. La determinazione delle famiglie è chiara: ottenere risposte concrete e assicurarsi che vengano implementati protocolli più rigidi per prevenire futuri episodi simili. L’obiettivo dichiarato è quello di accertare l’intera catena di responsabilità, dall’approvvigionamento alla preparazione dei pasti serviti nella struttura scolastica.

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