La pipì in piscina è una azione orripilante, ma anche molto pericolosa per la nostra salute. Lo dicono i ricercatori dell'American Chemical Society, che hanno pubblicato uno studio sul magazine scientifico Environmental Science and Technology.
Anche quando la pipì è sterile (tipica delle persone in salute) essa, a contatto con l'acqua, sviluppa sostanze dannose per sistema nervoso, polmoni e cuore.
I ricercatori sono arrivati alla scoperta mescolando acido urico, presente nelle urine e nel sudore, ed acqua. Dopo un'ora la reazione ha portato alla presenza di tricloruro di azoto e di cloruro di cianogeno.
Il primo è una sostanza che porta danni a carico dell'apparato respiratorio, la seconda può creare problemi a cuore e sistema nervoso.
Nel corso di una sessione di nuoto, spiegano i ricercatori, l'organismo emette quantità di sudore che non comportano lo sviluppo di sostanze pericolose. Le cose cambiano, però, in presenza di urina.
Secondo l'Oms, la quantità massima tollerabile di cloruro di cianogeno nell'acqua potabile è di 70 microgrammi per litro. I ricercatori hanno riscontrato un livello di concentrazione massima di 33 microgrammi per litro.
Una quantità non dannosa per la salute dell'uomo. In ogni caso la pipì in piscina resta una azione repellente e irrispettosa verso gli altri.